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lunedì 4 Agosto 2025
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Come funziona il campionato di Eccellenza? Una breve guida (e la situazione del Termoli)

TERMOLI. Quando si parla di calcio in Italia, le attenzioni degli appassionati non possono che accendersi sul campionato più importante a livello nazionale: la Serie A. Ma quando inizia una stagione nel nostro Paese, non c’è solo la massima competizione tricolore a scaldare i cuori dei tifosi, bensì anche diversi campionati inferiori, come la Serie B, la Serie C o la Serie D. Non a caso anche questi tornei sono oggetto di dibattiti tecnico-tattici di esperti che amano analizzarne i gironi, le rose, le classifiche e i quote su partite e campionati di calcio a 360°, anche diversi dalla Serie A. Possiamo inserire nella lista anche l’Eccellenza. Questa corrisponde alla quinta divisione italiana, la seconda dilettantistica, ed è organizzata da tutti i comitati a livello regionale appartenenti alla LND (Lega Nazionale Dilettanti). Se siete curiosi di capire come funzioni il campionato di Eccellenza non vi resta altro da fare che scorrere i successivi paragrafi.

Partiamo con il dire che a differenza di tutte le altre leghe nazionali, quella di Eccellenza prevede la partecipazione di un numero di squadre enorme. Sono ben 525 solo per la stagione 2021/2022. Queste, ovviamente, non fanno parte di un unico raggruppamento, ma sono suddivise in 36 gironi, come minimo uno per ogni regione, eccezion fatta per la Valle d’Aosta che viene accorpata al campionato del Piemonte. Nello specifico questa è l’organizzazione delle singole eccellenze regionali: Abruzzo, Umbria, Sardegna e Trentino Alto Adige girone unico da 18 squadre; Basilicata, Calabria e Molise girone unico da 16 squadre; Campania 3 gironi da 14 squadre; Emilia-Romagna 2 gironi da 14 squadre e uno da 15; Friuli Venezia Giulia 2 gironi da 12 squadre; Lazio 3 gironi da 16 squadre; Liguria 2 gironi da 11 squadre; Lombardia 2 gironi da 16 squadre e uno da 18; Marche girone unico da 17 squadre; Piemonte-Valle d’Aosta 2 gironi da 17 squadre; Puglia 2 gironi da 14 squadre; Sicilia 2 gironi da 16 squadre; Toscana 2 gironi da 12 squadre e 1 da 13; Veneto 3 gironi da 14 squadre.

Molto articolato, invece, risulta il sistema delle promozioni in Serie D e delle retrocessioni alle categorie inferiori. Non è automatico, ad esempio, che una squadra vincitrice del proprio girone venga ammessa alla prima categoria dilettantistica. Questo può capitare a volte, in base alle comunicazioni che arrivano dalla Federazione ai vari campionati regionali, mentre in altre occasioni può succedere che le formazioni prime classificate vengano ammesse ai playoff nazionali, come accade per le seconde di ogni raggruppamento. Si qualifica direttamente alla Serie D, invece, la vincitrice della Coppa Italia Dilettanti, l’ultima fu il Casarano nel 2018/2019, a meno che questa non abbia già ottenuto la promozione. In quel caso sarà l’altra finalista a beneficiare del salto di categoria. A livello arbitrale, invece, oltre a non esserci il sistema VAR, manca anche la designazione del quarto ufficiale di gara, presente spesso, invece, nella finale di Coppa Italia Dilettanti. Primo arbitro e assistenti di linea sono normalmente presenti.

In questa stagione gioca in Eccellenza anche il Termoli. La squadra molisana, inserita come detto nel girone unico a 16 squadre, sta finora dominando il proprio campionato, dato che ha infilato ben 9 vittorie consecutive nelle prime 10 partite stagionali, considerando che nella nona giornata il match a Sesto Campano è stato sospeso per l’infortunio del direttore di gara e sarà recuperato mercoledì 17 novembre. Un ruolino di marcia strepitoso, confermato anche dal poker rifilato al Volturnia Calcio. Le ambizioni del club giallorosso, dunque, si fanno importanti, specialmente in vista di una tanto desiderata promozione in Serie D, in cui i molisani mancano dalla stagione 2014/2015. Che possa essere l’anno buono per il Termoli lo scopriremo solo tra qualche mese.