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giovedì 31 Luglio 2025
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Mattarella premia l’Alfiere molisano Alessio Manfredi Selvaggi

ROMA-CAMPOBASSO. “Per la testimonianza, offerta anche attraverso testi scritti, sul valore irrinunciabile e positivo delle diversità. Grazie alle sue abilità al computer ha anche aiutato a cogliere aspetti positivi nella didattica a distanza”.  È questa la motivazione che ha spinto il Capo dello Stato Sergio Mattarella a consegnare il premio di Alfiere della Repubblica allo studente molisano, appena 16enne, Alessio Manfredi Selvaggi.

Alessio è uno dei 30 giovani insigniti dell’attestato d’onore, questa mattina martedì 14 dicembre, al Quirinale. La sua sensibilità unite ad una spiccata intelligenza, hanno permesso ad Alessio di abbattere i limiti, fisici e mentali, delle persone che lo hanno incontrato. Iscritto alla terza A (indirizzo economia del turismo) dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “L. Pilla” di Campobasso, ha ricevuto il riconoscimento insieme ai giovani italiani che nel 2021 si sono distinti per “l'uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia”. “I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare – spiega la nota della Presidenza della Repubblica – componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo”.

Di seguito la scheda e la motivazione espressa dal Capo dello Stato:

“Alessio Manfredi Selvaggi, 22/03/2005, residente a Campobasso – Per la testimonianza, offerta anche attraverso testi scritti, sul valore irrinunciabile e positivo delle diversità. Grazie alle sue abilità al computer ha anche aiutato a cogliere aspetti positivi nella didattica a distanza.  

A quindici anni Alessio ha vinto il premio letterario intitolato allo scrittore molisano Michele Buldrini (sezione Scuola), per un testo dal titolo “Diverso da chi”. Un inno al valore della diversità e una contestazione di ogni forma di discriminazione. “Nessuno – ha scritto – può decidere chi è diverso e chi no e da che cosa”. Alessio ha la sindrome di down ma è anche un nativo digitale, e al computer ci sa fare, come, e talvolta, più dei suoi compagni. Frequenta l’Istituto tecnico ed è uno studente impegnato. In tempo di didattica a distanza, si è segnalato per aver dato testimonianza dell’esperienza, dal suo punto di vista positiva, della didattica a distanza: “Deve recuperare chi non studia, – così si è espresso Alessio commentando le critiche alla Didattica a distanza –  non chi come me e tanti altri studenti impara e studia lo stesso e si fa sei ore di Dad con educazione e attenzione!! Io sono autonomo davanti al computer, più che a scuola in presenza”. La sua è una prospettiva che fa riflettere e può aiutare a considerare aspetti della didattica a distanza che è bene non dimenticare anche ora che la scuola è tornata in presenza”.