TERMOLI. Analizzando situazioni e attività che hanno subito grandi variazioni e anche mutamenti per i loro decorsi lavorativi e gestionali, ieri abbiamo ascoltato in diretta facebook Antonio D’Ambrosio, che da qualche tempo presso i locali del vecchio Ospedale San Timoteo in via del Molinello, ha costituito l’Associazione sezione termolese del “Caffè da Enrichetta”, una struttura che ha lo scopo di alleviare le problematiche di quelle famiglie che hanno tra i loro affetti persone colpite dalla malattia degenerativa come l’Alzheimer.
Un gruppo di volontari, tutti giovani, seguiti da esperti sanitari, prende in cura queste persone e con diverse attività ricreative, cerca in qualche modo di renderle meno sole, le quali potrebbero vivere, in questo momento di emergenza, situazioni ancor più deprimenti dello stesso male di cui già soffrono.
L’Associazione in questo ha svolto due compiti importantissimi, oltre a dare delle alternative alla pesona che soffre, è riuscita a coinvolgere in questo progetto anche i familiari. Soprattutto in questo periodo di quarantena ci dice Antonio D’Ambrosio: “Poiché per causa di forza maggiore, non possiamo far venire in struttura i nostri amici, siamo riusciti, tramite gli stessi operatori con un collegamento ad internet, ed aiutati dai parenti a casa, a creare un sistema tale di collaborazione e continuità con i programmi previsti che ci permettono di non allontanarci dai pazienti, e di questo siamo tutti contenti e ne andiamo fieri, ma la cosa che ci rallegra di più è vedere gli stessi familiari collaborare attivamente con noi e con i loro cari. Questo è un obbiettivo importante che è stato raggiunto, i nostri pazienti che speriamo di riavere presto nella nostra sede li vediamo comunque contenti e partecipi e questo, lasciatecelo dire, è la cosa che ci preme di più e che purtroppo questo Coronavirus ha tentato di minare, ma la forza dei nostri volontari e soprattutto dei nostri amici pazienti non ha dato modo di batterci e saremo sempre pronti a ricominciare da dove abbiamo momentaneamente interrotto.”
				
				
															