L’impianto a pavimento è un sistema di riscaldamento molto gettonato perché permette di riscaldare gli ambienti in modo discreto, funzionale e risparmiando. Le nuove abitazioni nella maggior parte dei casi avranno questo sistema. Ma è possibile installarlo in una casa con un sistema già presente? Bisogna rimuovere il vecchio pavimento? Quanto può costare un lavoro di questo tipo? Conviene fare questo investimento? Cerchiamo di rispondere a questi interrogativi.
Cos’è e come funziona un impianto di riscaldamento a pavimento
L’impianto radiante a pavimento è un metodo di riscaldamento (e anche raffrescamento) che funziona per irraggiamento della superficie. Esso è costituito da elementi radianti, ovvero tubi in materiale specifico resistente alle alte temperature e agli shock meccanici, che corrono sotto al pavimento o, nelle nuove versioni, sulla parete oppure sul soffitto. Questo tipo di sistema è invisibile e la casa appare più bella senza i caloriferi, senza contare che ci sono maggiori spazi a disposizione. La trasmissione del calore avviene sostanzialmente per irraggiamento, a differenza dei vecchi termosifoni.
In tal modo si possono anche evitare spostamenti di aria, polvere e in generale il calore viene propagato in modo più uniforme. Il successo di questo tipo di impianto è dato dal fatto che funziona a basse temperature, quindi il tempo per andare a regime è minore a pari capacità di riscaldamento. Il risparmio energetico (si parla dell’18-30%) in questo tipo di impianto, è notevole ed evidente. La dispersione termica è minima, se l’abitazione è ben isolata.
È possibile installare un impianto di questo tipo in una casa già esistente?
In sede di opere di ristrutturazione, oggi è possibile installare un impianto di riscaldamento a pavimento grazie ad innovative soluzioni applicate da alcune ditte. Rimuovere la vecchia pavimentazione, quindi, può non essere un fattore strettamente necessario, se la superficie è regolare e capace di reggere al carico. Talvolta, se gli ambienti sono piccoli, i pannelli radianti si possono collegare direttamente agli allacciamenti dei vecchi radiatori.
Su richiesta, questi sistemi di riscaldamento possono essere integrati ad impianti a risparmio energetico, come pannelli solari o fotovoltaici, pompe di calore, caldaie a condensazione e altri. Con questi sistemi l’efficienza del sistema non fa che aumentare, così come il risparmio. Ma si alzerà di conseguenza il costo iniziale dell’impianto.
Quanto costa installare un impianto a riscaldamento?
Il costo di un impianto di riscaldamento dipende da tanti fattori. Innanzitutto dal costo del materiale, che dipende dal tipo preciso di impianto, dalla qualità della struttura, dalle caratteristiche della casa e, ovviamente, dall’azienda. Per avere una stima precisa dei costi in modo rapido e senza fatica, richiedi un preventivo su Habitissimo qui: https://www.habitissimo.it/preventivi/riscaldamento.
Ti sarà sufficiente inserire i dati richiesti per ricevere in poco tempo almeno 5 preventivi diversi, avanzati da ditte che lavorano nella tua zona e che possono eseguire il lavoro. Ricorda che tanti più particolari e dettagli inserisci nella richiesta di preventivo, tanto più precisa potrà essere la stima dei tecnici. Di norma comunque i costi saranno proporzionali alla dispersione termica dell’edificio, perché maggiori saranno i costi del materiale da installare, ovvero il numero di tubi e la quantità di spessore isolante.