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mercoledì 30 Luglio 2025
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Automotive, «Aperto il dialogo, ma ora si passi dalle parole ai fatti»

ROMA. Il ministro Adolfo Urso ha incontrato oggi, a Palazzo Piacentini, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico “per un primo significativo confronto sulla politica industriale in settori strategici del Made in Italy”.

“Sono soddisfatto del clima e dei contributi che sono emersi nel dibattito, davvero incoraggianti per quanto dovremo fare nei prossimi mesi” ha commentato il ministro Urso al termine dell’incontro durato oltre due ore.

Quello di oggi è stato un primo incontro con le rappresentanze dei lavoratori per un giro di orizzonte su tutti tavoli di crisi aperti nel settore, con un focus sulla siderurgia, sull’automotive e sul bianco. Lo scopo è quello di garantire lo sviluppo delle attività produttive ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

Il Ministro ha sottoposto alle organizzazioni sindacali la necessità di un’interlocuzione costante in merito alle proposte sul futuro di questi settori, ed ha illustrato quali saranno le strategie del governo per quanto riguarda i due collegati alle Legge di bilancio sulla riforma degli incentivi e sulla valorizzazione del Made in Italy.

“Inizia oggi – ha ricordato Urso nel suo intervento – una fase di confronto sul futuro del settore metalmeccanico italiano, asse portante dell’industria del Paese. È nostra intenzione adoperarci per una politica industriale italiana capace di rispondere ai grandi mutamenti in corso che stanno ridisegnando i confini della competizione globale”.

Secondo il Ministro saranno decisivi i passi che verranno compiuti in ambito comunitario verso una riforma degli aiuti di stato e la creazione di un fondo sovrano sul modello SURE.

“Nell’incontro con il Ministro Urso abbiamo ribadito la centralità delle politiche e strategie industriali nazionali per risolvere le numerose crisi aziendali e vincere la sfida della transizione ecologica. Gli effetti della totale inerzia dei vari Governi che si sono avvicendati negli anni li abbiamo sotto gli occhi: crisi irrisolte da anni, delocalizzazioni selvagge, reindustrializzazioni fallite, perdita del controllo della filiera produttiva e dipendenza dall’estero sulle materie prime, migliaia di posti di lavoro persi, record della cassa integrazione e assenza di reali prospettive occupazionali. Ad oggi abbiamo 70 mila lavoratori interessati dalle crisi aziendali ai quali, se non ci saranno interventi urgenti e mirati sulla gestione della transizione ecologica nell’automotive, se ne potranno aggiungere altri 70 mila.

Siamo consapevoli che le sfide che abbiamo di fronte sono complicate ma senza un percorso condiviso con le istituzioni, un dialogo fattivo costante e misure concrete e attuabili dal Governo, rischiamo uno scenario drammatico, insostenibile e che non possiamo tollerare”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine dell’incontro con il Ministro Urso.

“Dalla siderurgia all’automotive, dall’elettrodomestico alla cantieristica e telecomunicazioni – sottolinea il leader Uilm – il settore metalmeccanico rappresenta un comparto manifatturiero strategico e imprescindibile per l’Italia. Per questo è indispensabile la massima attenzione e impegno del Governo”.

“Dal Ministro Urso ci aspettiamo un cambio di passo rispetto al passato – aggiunge – siamo di fronte a un bivio per l’industria: o si affronta al meglio la sfida della transizione ecologica oppure si rischia un forte ridimensionamento, fino alla marginalità, del nostro Paese”.

“Il programma di incontri fissato dal Ministro Urso per la siderurgia, per l’elettrodomestico e per l’automotive va nella giusta direzione – conclude – ora ci aspettiamo che si passi dai buoni propositi ai fatti, attraverso un’analisi attenta delle crisi aziendali e la ricerca delle migliori soluzioni per salvaguardare l’occupazione e il patrimonio produttivo, anche all’interno di un programma di politiche industriali europee. Il Governo deve sapere che senza industria l’Italia non avrà futuro”.