TERMOLI. Storie di riscatto umano, sociale, sportivo. Storie di resilienza.
Nella mattinata di ieri, mercoledì 18 gennaio, abbiamo assistito presso l’Istituto tecnico industriale “E. Majorana” di Termoli a un interessantissimo seminario sportivo che vedeva al centro dell’attenzione il “Basket in Carrozzina” fondamentali e gioco di squadra.
Seminario giunto alla sua seconda edizione. L’evento si tiene in due giorni, ieri a Termoli e oggi a Campobasso.
Partecipa all’evento la “Deco Metalferro Amicacci Abruzzo” squadra pioniera e storica del basket in carrozzina che gioca in serie A, nata nel1982 su iniziativa di famiglie che avevano al loro interno persone con disabilità. Tutto nacque dall’incontro tra queste famiglie presso il centro di fisioterapia Santo Stefano frequentato quasi quotidianamente. Questo incontro ha dato modo di voler andare oltre e, così è stato scelto lo sport più spettacolare ed entusiasmante che esista, scontrandosi all’inizio con l’indifferenza ed il pietismo e successivamente con grande interesse e partecipazione.
Le stesse persone che all’inizio sembravano sconcertate ora sono i più grandi spettatori e tifosi. A guidare verso traguardi sempre più prestigiosi e vittoriosi, un totem di questa disciplina coach Carlo Di Giusto che è anche direttore tecnico della Nazionale paralimpica di basket in carrozzina, ex atleta paralimpico colpito dalla poliomielite. Il coach ha praticato sia l’atletica leggera che la pallacanestro in carrozzina.
Giusto un mese fa, il 19 dicembre scorso, con la sua squadra conquista la Supercoppa Italiana di pallacanestro in carrozzina, vincendo la finale contro la Briantea 84 Cantù. Personalmente disputa la gara di Lancio del Disco a Stoke Mandelvilleil (Regno Unito), dove ha vinto la medaglia di bronzo ai VII Giochi Paralimpici estivi del 1984, vince il primo scudetto con la società Santa Lucia Sport di Roma. Il suo curriculum è ricco di vittorie. Ha conquistato 21 titoli italiani, 12 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 3 Coppe dei Campioni e 3 Verguwen Cup, il secondo trofeo europeo per importanza. La scorsa estate ha ottenuto con la Nazionale femminile la prima storica vittoria agli europei. Dopo questa vittoria è tornato ad essere il commissario tecnico della nazionale maschile di basket in carrozzina.
Tra i 10 giocatori presenti al Majorana il termolese Francesco Greco Brukus che iniziò a giocare con la Molise Basket Young. Poi un brutto incidente in moto gli lasciò in eredità una disabilità e grazie alla Fly Sport Molise, ha potuto riassaporare la gioia di giocare ancora al suo sport preferito. In seguito, è arrivata la grossa opportunità di entrare in questa società eccezionale dell’Amicacci e ora Francesco ha un sogno, la Maglia Azzurra e anche le Olimpiadi Paralimpiche. A questo interessante seminario, voluto dalla Fipic (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina) organizzazione riconosciuta dal Cip (Comitato Italiana Paralimpico), non è voluto mancare per un saluto ai ragazzi e alla dirigente del Majorana la professoressa Maddalena Chimisso, il presidente nazionale Fernando Zappile, ex atleta di nuoto e atletica ed ex giocatore di pallacanestro, impegnato a 360° con professionalità e competenza in progetti sia a livello agonistico che di propaganda e sensibilizzazione nelle scuole ed Università.
Per questa manifestazione interessante e lungimirante a livello sociale, dobbiamo ringraziare in primis la dirigente Chimisso, che è un vulcano di iniziative tutte di grande interesse passate ma anche prossime a venire per l’istituto da lei diretto e ringraziamo anche la professoressa Anna Lemme, da sempre vicina e sensibile verso le discipline sportive per normodotati e diversamente abili e soprattutto per la sua disponibilità assoluta e sensibilità anche verso noi media mettendosi completamente a nostra disposizione.