TERMOLI. Quasi mille euro in busta paga in più, al cambio sono 990, e se non è una tredicesima bis poco ci manca. Notizie positive sul fronte degli operai della Fiat, sia a Termoli, che nel resto della Fca italiana. Ieri pomeriggio il comitato esecutivo (il vecchio consiglio di fabbrica) della Rsu ha incontrato la dirigenza dello stabilimento di Rivolta del Re per comunicare a quanto è ammontato il premio di efficienza per il 2015, uno dei benefit introdotti nel nuovo contratto di lavoro metalmeccanico aziendale, il cosiddetto Ccsl. A Termoli (e anche in Sevel, dove ci sono centinaia di molisani) il premio è stato fissato al 3,5%, un punto sotto la media nazionale. Dati ufficializzati ieri mattina presso la sede di Roma, dove i gruppi Fca e Cnhi hanno comunicato alle segreterie nazionale di Fim-Cisl, Uil, Fismic, Aqcf e Ugl i risultati per tutti gli stabilimenti Italiani del Premio di Efficienza 2015, previsto nell’accordo di gruppo del 7 luglio 2015. “ L’accordo riguarda gli oltre 86.000 dipendenti di Fca E Cnhi e ci ha consentito di dare incrementi salari oltre il tasso d’inflazione – dichiara Ferdinando Uliano segretario nazionale Fim responsabile del settore – i classici incrementi salariali in paga base collegati all’inflazione avrebbero praticamente comportato aumenti non superiori a 28€/30€ lorde annue (inflazione 2015 è pari 0,1%). Già nel corso del 2015 abbiamo erogato la parte fissa del premio di redditività pari a 330,00€ che supera ampiamente i 28€ legati all’inflazione previsti dal vecchio sistema, nell’incontro di oggi abbiamo aggiunto anche l’altra quota salariale 2015 riferita al Premio di Efficienza di stabilimento”. “Considerando le 330 € già erogate, in Fca con le 990 euro medie. Gli incrementi salariali nel 2015 sono quindi stati intorno a +1.320 €. Con situazione di punta del 7,20% di Pomigliano, Verrone. Pari a 1.584 € In Cnhi incremento che si aggiunge alle 330€ è mediamente di 825€ (3,75%). Portando incremento del 2015 a 1155 euro. Il dato media in Fca è pari a su premio efficienza +4,5% (€ 990,00), con punte negli stabilimenti Non era accettabile che a tassi d’inflazioni vicino allo zero gli aumenti salariali, anche se in paga base, fossero praticamente pari allo zero. Si sono cercate strade nuove, un sistema contrattuale per il gruppo Fca E Cnhi in grado di introdurre un sistema salariale capace di erogare importi salariali più consistenti collegandoli all’andamento aziendale. Abbiamo smontato i due falsi miti – dichiara il segretario della Fim-Cisl Marco Bentivogli- che hanno sempre spiegato che per difendere la manifattura in una economia matura come la nostra era necessario ridurre i salari e deteriorare le condizioni di lavoro. La vicenda Fca e Cnhi dimostra che le condizioni di lavoro sono migliorate e ancora migliorabili e i salari sono incrementati. Il segretario regionale Fim-Cisl del Molise Mascolo ha sposato le parole dei leader nazionali Fim, aggiungendo il crisma della lungimiranza.