mercoledì 5 Febbraio 2025
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Anche a Campomarino si rinnova la tradizione

CAMPOMARINO. In occasione della festività di San Giuseppe, dopo ben tre anni di assenza a causa della pandemia da Covid, nella mattinata di ieri, gli studenti della scuola primaria “F. Jovine” hanno ripreso l’antica tradizione della visita agli altari dedicati a San Giuseppe.

Anche da noi, infatti, come in molte tradizioni religiose del Centro-Sud gli altari sono ancora i protagonisti del 19 marzo, la festa del papà.

Gli “altari”, anche detti Tavole di San Giuseppe, si ripetono di anno in anno, interpreti di quell’anima fortemente legata alle tradizioni e ai culti antichi di tantissimi territori. 

Un modo, un rituale, un atto dovuto che non può fare a meno di ripetersi da secoli.

Hanno partecipato tutte le classi della primaria, mentre lunedì 20 marzo, sarà il turno dei bambini della scuola dell’infanzia “Agazzi”.

Due gli altari allestiti per l’occasione: uno in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, delle “San Giuseppine”, mentre l’altro allestito in via Molise, da Loredana De Camillis, Maria Pina Di Zinno, Vincenzo Cicchino e da tante altre volontarie.

I piccoli studenti hanno quindi ascoltato le storie e il significato di questa festa religiosa e gustato le consuete prelibatezze come le scrippelle e il grano cotto.

Il cuore della tradizione è rappresentato dall’altare, un vero e proprio monumento provvisorio eretto al Santo, il quale viene posto sopra una base issata su due o tre gradini, allo scopo di renderlo maggiormente visibile.

Sospeso su di esso un quadro raffigurante la Sacra Famiglia.

Tutt’intorno, l’addobbo è realizzato con coperte di seta, nastri, pizzi e tovaglie. A terra vasi di fiori e grano germogliato e di lato la tavolata col cibo, comprendente tre pagnotte di pane, sulle quali è disegnato il bastone, la croce e la corona, per rappresentare Giuseppe, Gesù e Maria.

Al termine ogni visitatore riceve in dono il “Grano di San Giuseppe”, un misto di grano, cicerchia, orzo e granturco bollito, con un panino a simboleggiare abbondanza e fecondità.

Il restante contenuto delle tavolate, a chiusura altare, viene quindi donato alle associazioni religiose che provvedono alla distribuzione di chi ne ha bisogno.

La festa di San Giuseppe rappresenta un importante momento di condivisione tra i cittadini e un’occasione per salvaguardare la memoria delle tradizioni antiche del nostro territorio. 

La cittadina si dimostra così ancora una volta un luogo vivo e pulsante, dove le tradizioni e la cultura continuano a essere parte integrante della vita quotidiana della comunità.