TERMOLI. Immaginate l’uscita del centro commerciale il ‘Punto’. Un incognita, vero? Non basta guardare a destra e sinistra per immettersi sulla statale perché, le strade che vi confluiscono sono ben tre: da Foggia, da Campobasso e da Termoli.
E’ un terno al lotto che spesso spinge ad evitare la zona che, nonostante sia un secondo polo commerciale della città, non permette di circolare a causa dei numerosi ingorghi che si creano. “Serve assolutamente una rotatoria”, spiega il proprietario del ‘Brico ok’, Emanuele Di Biase, che ormai, da un anno a questa parte, solleva periodicamente il problema all’amministrazione comunale ma, senza aver nessun tipo di riscontro positivo.
“La zona è del tutto dimenticata. Anche l’illuminazione è scadente e, a rimetterci, sono le attività commerciali. Tempo addietro, avevo proposto all’amministrazione che, della cosa, me ne sarei occupato io – svela – avrei costruito io la rotatoria, a mie spese, in cambio della possibilità si poter inserire, un cento metri prima, un insegna pubblicitaria.
La risposta che ho ricevuto, accompagnata dalla promessa che, a breve, l’amministrazione si sarebbe seriamente occupata del disagio, è stato un netto ‘no’ perché sarebbe diventata una rotonda sponsorizzata e questo, amministrativamente, sottolineato dagli assessori Caruso e Di Blasio, non è legale”.
Si è arrivati a fine giugno e l’opera, che doveva concludersi prima dell’estate, non è neanche iniziata. Allora, di fronte a una città che pullula di rotonde, ci si chiede: deve succedere l’irrimediabile perché qualcuno prenda in mano la situazione e costruisca una rotatoria che non solo permetterà una viabilità scorrevole ma, potrebbe prevenire tamponamenti ed incidenti più gravi?
