X
mercoledì 30 Luglio 2025
Cerca

Raccolto pronto nella rotatoria dell’acqua e dell’incertezza

TERMOLI. Negli anni ’80 era un ‘refrain’ canticchiato dalla gran parte dei giovani e meno giovani “dreams are my reality…”. Era la famosa “Il Tempo delle Mele”, colonna sonora dell’omonimo film che vedeva in veste di attrice protagonista una giovanissima Sophie Merceau.

I tempi purtroppo passano e cambiano quasi tutte le cose. E’ successo così anche per l’area stradale situata a nord della città adriatica, dove l’avvento delle rotatorie ha imposto un’importante modifica delle direttrici stradali.

Una rotatoria, quella realizzata e, pare, mai collaudata in vicinanza della stazione di servizio Api, che oltre a rappresentare un punto nodale nella distribuzione del traffico in entrata e in uscita a nord di Termoli, vorrebbe e dovrebbe fungere anche da biglietto da visita della città.
Lo abbiamo detto e ripetuto su fare dell’estate e seguitiamo a farlo perché riteniamo fondamentale il colpo d’occhio che potrebbe offrire quell’ingresso dal lungomare nord.

Ma esiste un altro fattore massimamente importante da porre in evidenza. A distanza di poco più di tre mesi dall’entrata in funzione della rotatoria (ripetiamo che presenta ancora numerose carenze: si allaga sistematicamente e rende difficile la circolazione ad ogni precipitazione leggermente più copiosa del normale, ad esempio), La squadra segnaletica del Comune ha posizionato una serie di birilli e paletti che convogliano i flussi di transito in direzioni del tutto diverse da quelle suggerite in precedenza.

Addirittura ci si ritrova in un’area di parcheggio, in fondo alla quale è stato ricavato uno spiraglio strettissimo  che reimmette sulla statale 16 in direzione nord.  Fin qui, tranne la brusca strettoia, niente di particolarmente strano. Il problema è capire che strada bisogna fare per uscire dal parcheggio e tornare indietro in direzione Termoli, evitando di violare il Codice della Strada: non si sa che percorso fare, senza rischiare un ‘frontale’ con gli altri veicoli in transito.

Ma cosa c’entra Sophie Marceau e tutto il resto? Molto semplice. In luglio, quando non era ancora possibile avviare la cura e la tutela del decoro urbano da parte della ‘Teramo Ambiente’, perché quanto l’appalto della società abruzzese iniziava al 1 agosto, le aiuole spartitraffico erano infestate, oltre che da sterpi ed erbacce  di tutti i tipi, erano comparse strane piante a foglie larghe molto simili a quelle dei meloni.

Nei primi giorni di agosto le aiuole furono rasate, ripulite e bonificate, ma a distanza di soli due mesi la situazione è tornata, pressappoco identica (come mostra l’immagine in homepage), con la raccolta dei meloni che ormai è divenuta cosa da non poter essere più rimandata.

Dal ‘tempo delle mele’ a quello dei meloni…

Gli amministratori, in questo lasso di tempo, sono certamente e comprensibilmente in altre faccende affaccendati. Quelli di ‘Teramo Ambiente’ o di Mangifesta (l’azienda ha ricevuto l’incarico temporaneo di provvedere alla tutela del verde e dell’arredo urbano), potrebbero fare un salto in quella zona, non fosse altro per evitare che possa andare male tutto quel ben di Dio…

Nexus