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martedì 26 Agosto 2025
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Il nodo parcheggi deve stare al centro della programmazione: occorre una scelta decisa

TERMOLI. Nelle dichiarazioni d’intenti rilasciate da maggio in avanti, il sindaco Nico Balice, in campagna elettorale e dopo l’elezione avvenuta al primo turno, non ha nascosto che uno dei nodi da sciogliere è quello dei parcheggi.

In un “bestiario” estivo, galleria interminabili delle soste più creative, quanto selvagge, tutta la criticità di una costa che non riesce ad accogliere la domanda di sosta e che necessita di spazi organizzati, per sfuggire al disordine, oltretutto.

Sono venti anni di mancate soluzioni, per motivi differenti, due volte bocciati i parcheggi interrati in piazza Sant’Antonio, prima per la caduta dell’amministrazione Di Giandomenico, quindi per il ricorso al Tar sul piano di riqualificazione del centro storico, contro il cosiddetto “Tunnel”.

In mezzo, ipotesi come il parking sotterraneo di piazza Monumento, solo esplorata nel gruppo di maggioranza dell’era Di Brino, ma mai arrivata ad atti concreti; quindi l’ipotesi della copertura dei binari ferroviari.

Ma le amministrazioni passano, le auto aumentano e il turismo soffre del collo di bottiglia (oltre al resto delle questioni).

Nell’ultimo biennio è stata lanciata la programmazione relativa a piazza Donatori di Sangue e al recupero di Pozzo Dolce, su cui stava lavorando il vice sindaco reggente Enzo Ferrazzano, fino a quando la sentenza del Consiglio di Stato, che ha riabilitato il project financing della De Francesco Costruzioni, non ha obbligato a mutare le regole d’ingaggio, avviando una trattativa come exit strategy, visto il nuovo scenario che si è venuto a creare.

Ora, con l’attività politica che riprende appieno, anzi che si avvia a regime, la Giunta Balice è chiamata a risolvere questo rebus, non a caso il fulcro della sua quinquennale gestione locale vorrà improntarsi proprio sull’Urbanistica e la questione parcheggi ne è uno degli aspetti più preminenti, perché la mobilità urbana è parte integrante dello sviluppo territoriale. 

Bacchette magiche per arrivare a opere entro l’estate 2025 non ce ne sono, ma l’assunzione di una direttrice chiara, con gli obiettivi da perseguire, è indispensabile.

La vicenda della coppia bresciana in fuga dal litorale perché non ha saputo dove sostare è emblematica.