TERMOLI. Potremmo dire attesa o nervi a fior di pelle nel centrodestra molisano e in quello del territorio bassomolisano in particolare.
Una notte dopo l’altra, i giorni trascorrono e ora, alla vigilia della kermesse nazionale di Forza Italia, a quasi una settimana dalla designazione avvenuta nella tarda serata di venerdì scorso di Roberto Gravina nel centrosinistra (resa nota poi il giorno dopo), la coalizione “deve” scegliere su chi puntare alle elezioni regionali del 25 e 26 giugno.
Non nascondiamoci dietro a un dito, Termoli e il basso Molise attendono che sia il sindaco Francesco Roberti a essere “impalmato” dall’onore-onere di affrontare il suo collega Gravina, nelle ultime ore in corso le operazioni per affievolire le resistenze interne soprattutto a Forza Italia nel Molise e anche a chi ancora si ritiene in corsa per sfilare la candidatura.
Il doppio filone tavolo regionale-tavolo nazionale ha portato a poco, troppe le divisioni e i personalismi tra gli attori protagonisti, così la palla è rimandata ai vertici nazionali, chiamati col loro potere decisionale a “sistemare” divergenze e distanze.
Il Molise in questo caso vale 1, come abbiamo ribadito anche ieri, una regione che verrà considerata come test elettorale ovviamente di livello superiore a quello che ha come peso specifico. Soprattutto in una fase complicata come quella che stiamo attraversando, dopo i primi mesi di Governo, dove la maggioranza deve saggiare quanto l’elettorale ha compreso i provvedimenti assunti.
Da qui, evidentemente, la cautela con cui questa investitura viene approcciata, anche per evitare ulteriore lacerazioni in vista della campagna elettorale.