mercoledì 5 Febbraio 2025
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Rete di emergenza: una doppia postazione del 118 non sarebbe “utopia”

TERMOLI. Una doppia postazione del 118 a Termoli per garantire una maggiore tempestività negli interventi sulle emergenze e le cosiddette patologie tempo-dipendenti.

Se ne è discusso spesso, soprattutto quando l’estate aumenta il numero delle presenze e quindi della possibilità di avere urgenze più diffuse sul territorio.

Il dramma del 57enne di ieri, deceduto per un infarto, soccorso dalla postazione di Larino, per la concomitanza di un intervento domiciliare sulla costa, ha riproposto nei commenti social questa discussione, anche se c’è da dire che l’organizzazione della rete di emergenza territoriale è strutturata per garantire una copertura nei tempi necessari.

Sappiamo bene come l’organizzazione del Servizio sul territorio non sia semplice, anche per la penuria di medici e il 118 negli ultimi anni ha rappresentato uno dei problemi a cui mettere mano, al pari dei reparti ospedalieri e delle guardie mediche, tanto che in alcune postazioni sono state attivate unità demedicalizzate.

Il processo di riorganizzazione della sanità pubblica nel Molise, che ora potrà avere un nuovo impulso coi fondi che vorranno progressivamente ridurre il deficit e dotare l’attività di maggiori risorse, dopo l’auspicabile uscita dal cono d’ombra del commissariamento, potrebbe prendere in esame un rafforzamento di questo presidio salvavita, tenendo in debita considerazione la specificità di un luogo che è località di destinazione quotidiana di tanta gente che proviene da altre zone della regione e non solo del Molise.

Sono tanti i fattori che dovrebbero allinearsi, perché c’è bisogno di risorse, sia umane che finanziarie, oltre chiaramente a una precisa volontà di chi amministra e programma.

Il paradigma è sempre quello: rimettere al centro le necessità delle persone, rispetto a quello ‘ragionieristico’ che anche in altri ambiti (basti vedere le scuole o la pubblica amministrazione) ha prodotto più disagi che vantaggi, alimentando il precariato.

Per questo non dovrebbe essere utopia immaginare una doppia postazione del 118 a Termoli.

Emanuele Bracone