TERMOLI. Buone pratiche, quelle virtuose, non sfuggono ad occhi attenti, come quelli di Sergio Sorella, che ci ha proposto l’azione quotidiana di una signora che si prodiga a pulire la spiaggia.
«Ogni mattina presto una signora va, con i suoi due cani, sulla spiaggia sotto le mura di Termoli e raccoglie l’immondizia che trova, la mette nei sacchi e la deposita nei cestini. Una persona davvero speciale!»
Dunque, ogni mattina, con l’alba che tinge il cielo sopra Termoli, una scena insolita ma profondamente ispiratrice si svolge sulla spiaggia sotto le antiche mura della città. Una signora, accompagnata dai suoi due fedeli cani, percorre la riva armata di sacchi e guanti, raccogliendo con cura i rifiuti che il mare o l’inciviltà altrui hanno depositato sulla sabbia. Un gesto semplice, ma di grande significato, che merita di essere raccontato.
Questa donna straordinaria, di cui non conosciamo il nome ma certamente il valore, rappresenta un esempio concreto di senso civico e rispetto per l’ambiente. Ogni giorno affronta un compito che dovrebbe essere condiviso da tutti, ma che spesso viene ignorato. Non lo fa per ricevere applausi o riconoscimenti, ma per amore del suo territorio e per il desiderio di preservarne la bellezza.
Purtroppo, il suo gesto solitario evidenzia un contrasto amaro con l’atteggiamento di molti. La presenza di rifiuti sulla spiaggia non è solo il risultato di mareggiate, ma anche di una diffusa mancanza di rispetto per l’ambiente. Bottiglie di plastica, mozziconi di sigarette, sacchetti e altri oggetti abbandonati raccontano una storia di disattenzione e trascuratezza che ferisce il paesaggio e il nostro futuro comune.
La signora dalla spiaggia di Termoli ci ricorda che ognuno di noi ha un ruolo da giocare nella salvaguardia del pianeta. Non servono gesti eroici, ma la volontà di fare la propria parte, iniziando dalle piccole cose: utilizzare i cestini, ridurre l’uso della plastica, partecipare a giornate di pulizia collettiva o, semplicemente, non lasciare tracce del proprio passaggio.
Il suo esempio ci invita a riflettere sulle nostre abitudini e sul nostro impatto. È facile lamentarsi dell’incuria, ma quanto siamo davvero disposti a contribuire al cambiamento? La signora non si è limitata a osservare il problema: ha scelto di agire. E, in un mondo che spesso celebra la passività e l’indifferenza, il suo impegno quotidiano brilla come un atto di autentica nobiltà.
Forse è il momento di unirci a lei, non solo per alleggerirle il lavoro, ma per dimostrare che l’inciviltà può essere contrastata con l’educazione, l’impegno e il buon esempio. Le spiagge, i parchi, le città e il pianeta intero appartengono a tutti noi. Prendersene cura è una responsabilità collettiva che non possiamo più ignorare.
Grazie a questa donna speciale, la spiaggia sotto le mura di Termoli non è solo più pulita: è anche un simbolo di speranza e di rinascita. E il suo gesto, così piccolo ma così potente, ci ricorda che il cambiamento è possibile, un sacco alla volta.