LARINO. Era accusata di aver investito un pedone con la sua autovettura ed essere fuggita via omettendo di soccorrere il malcapitato, deceduto qualche tempo dopo a seguito dell’impatto, facendo perdere le proprie tracce.
Una donna di un comune basso molisano, che non era però riuscita a sfuggire alle accurate indagini dei Carabinieri della Compagnia di Larino che, esaminando i filmati delle telecamere di sicurezza e dei rottami del veicolo rinvenuti sul luogo dell’impatto la aveva assicurata alla Giustizia. Con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga della conducente e dalla recidiva, la donna, che rischiava una pena di sette anni di reclusione e la condanna a un risarcimento di oltre un milione di euro in favore dei parenti delle vittime costituite parte civile è comparsa ieri davanti al Tribunale di Larino per essere giudicata col rito abbreviato.
Dopo cinque ore di camera di consiglio il Giudice dell’udienza preliminare ha pronunciato sentenza di assoluzione della imputata, perché il fatto non sussiste, accogliendo la tesi del difensore della donna, l’avvocato Roberto d’ Aloisio, che ha sostenuto che l’impatto con lo sventurato pedano non era prevedibile o comunque evitabile, e che non risultava provato che il decesso della vittima dipendesse dalla conseguenze dell’investimento, a cui si sono aggiunte analoghe conclusioni delle avvocate Micaela Bruno e Giovanna Bisaccia rappresentanti della compagnia di assicurazioni. Termina così una dolorosa odissea giudiziaria che ripropone il tema sempre attuale della sicurezza stradale e della incolumità degli utenti della strada in generale e particolarmente nella nostra regione.