Un traguardo di cui è soddisfatta l’associazione diabetici del basso Molise, che tramite le parole del presidente Pino Ferrieri, ringrazia quanti si sono mobilitati affinché anche a Termoli si riorganizzasse questo importante servizio.
«L’Associazione diabetici del basso Molise, di cui mi onoro di essere presidente, aderente ad Aniad e Diabete Italia rete associativa, nonché referente per la Regione Molise dei pazienti diabetici adulti con microinfusore, esprime grande soddisfazione per la risoluzione di una criticità che ha per anni inciso negativamente sul servizio prestato presso la diabetologia di Termoli.
Circa sei anni fa, in seguito alla determina dirigenziale n. 201 del 17/10/2018, agli specialisti della diabetologia di Termoli era stato inibito di prescrivere ai pazienti diabetici di Tipo 1 i sistemi di monitoraggio continuo della glicemia (Continuous Glucose Monitoring – CGM) e i microinfusori di insulina. Nonostante i numerosi solleciti e le insistenze nel tempo, solo in un secondo momento era stata concessa la possibilità di inviare i dati dei pazienti per ottenere, previa approvazione della Diabetologia di Campobasso, i piani per Cgm. Tuttavia, la prescrizione dei microinfusori di insulina era rimasta prerogativa esclusiva del nosocomio di Campobasso, privando così la popolazione del Basso Molise di un presidio vitale.
Le istanze delle Associazioni, portate avanti per oltre dieci anni, non avevano ricevuto risposte concrete fino a oggi. Finalmente, il 3 marzo 2025, con l’adozione da parte della Regione Molise del Decreto n. 35, il Commissario e il Subcommissario ad acta hanno autorizzato l’Asrem a estendere l’attività di prescrizione e somministrazione di microinfusori e sistemi di monitoraggio continuo del glucosio a tutte le articolazioni aziendali dotate di personale idoneo. Questo significa che, oltre al nosocomio di Campobasso, anche la diabetologia di Termoli potrà finalmente erogare tali servizi, garantendo un accesso più equo e tempestivo alle cure.
Abbiamo creduto in questa battaglia e abbiamo insistito affinché venisse riconosciuta l’importanza di questa necessità per i pazienti. Oggi possiamo dire con soddisfazione che l’attenzione c’è stata e la risposta è stata positiva. Desideriamo ringraziare il presidente Francesco Roberti, che ci ha ascoltato e il cui mandato politico ha consentito di colmare un vuoto durato sette anni. Il nostro ringraziamento va anche al consigliere Roberto Di Pardo, al dottor Giovanni Giorgetta, alla dottoressa Lolita Gallo e a tutti coloro che hanno condiviso il nostro impegno per garantire cure migliori e la diffusione dell’uso dei microinfusori.
Ricerche scientifiche dimostrano che i microinfusori, veri e propri computer programmabili per la somministrazione mirata e intelligente di insulina, riducono il rischio di sviluppare complicanze comuni come nefropatie, neuropatie e retinopatie, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. In definitiva, abbiamo combattuto e vinto una battaglia per la salute dei diabetici: una conquista per tutti.