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sabato 2 Agosto 2025
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«Roberti non può rimanere alla guida della Regione»

CAMPOBASSO. «Gli atti contenuti nell’inchiesta che vede indagato il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, emersi dopo la conclusione dell’indagine della Dda di Campobasso, sono gravissimi e aggiungono particolari inquietanti. Per questo, non possono passare inosservati nel dibattito politico. Oggi, alla riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Antimafia, chiederemo che la Commissione richieda immediatamente gli atti e apra un filone di approfondimenti e audizioni su quanto emerso».
Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra.
«È incredibile – prosegue la deputata di Avs della Commissione Antimafia – che il presidente Roberti abbia scelto la strada del silenzio e sia rimasto al suo posto, giustificandosi dicendo che i fatti non sono legati alla sua attuale attività ma risalgono a quando era sindaco di Termoli e presidente della Provincia.
I cittadini – conclude Piccolotti – hanno diritto a conoscere i dettagli di questa inchiesta e ad avere chiarimenti immediati da un presidente di Regione accusato di aver favorito aziende impegnate nel traffico illecito di rifiuti, in un’indagine condotta dall’Antimafia. È evidente che non può continuare a svolgere le sue funzioni nella pienezza dei suoi poteri, quando tra questi rientrano anche, ad esempio, quelli di definire il piano dei rifiuti».

“Mentre il caso Roberti continua a tenere banco sulle testate giornalistiche nazionali, qui in Molise vige un ingiustificato e surreale silenzio, che di certo non contribuisce a fare chiarezza sulla vicenda. La stampa svolge, come giusto che sia, il suo ruolo e la politica deve semplicemente assumersi le proprie responsabilità. Non possono ovviamente bastare i brevi commenti di natura ‘tecnica’ da parte dei legali, per tale ragione torno a chiedere al Governatore un chiarimento pubblico sui fatti che lo coinvolgono“.

Lo dichiara in una nota Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra Italiana.

“In gioco – aggiunge – c’è la credibilità di un’intera Regione, non si può continuare a fare finta di nulla mentre sulle pagine dei grandi quotidiani si leggono i dettagli inquietanti di un’inchiesta che getta ombre sulle nostre istituzioni. I molisani hanno il diritto di sapere la verità e il presidente Roberti non può più sottrarsi a questo obbligo. L’unica alternativa? Le dimissioni”.