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sabato 19 Aprile 2025
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«Non basta indignarsi, contro le violenze dobbiamo agire insieme»

TERMOLI. Gli ultimi casi di cronaca di femminicidio hanno scosso l’Italia. Ilaria Sula e Sara Campanella, due giovani donne uccise per mano di uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Questi tragici eventi ci ricordano che la violenza di genere è una realtà che non può più essere ignorata. Purtroppo, come ben sappiamo, la violenza di genere non si manifesta solo attraverso gli omicidi. Il femminicidio è solo la punta dell’iceberg. Alla base c’è una cultura, il patriarcato, che assegna meno valore alle parole, ai desideri e ai corpi delle donne.
Non ce lo insegnano esplicitamente: lo respiriamo ogni giorno. È nei racconti in cui le donne non esistono, nei tavoli di soli uomini, nelle cene di famiglia dove gli uomini siedono e le donne servono. È nell’idea che una madre debba annullarsi e un padre vada lodato per il minimo aiuto (che bravo, fa il bucato!). È nei commenti a chi viaggia da sola, nelle decisioni prese dall’uomo, “perché è l’uomo di casa”,
Il patriarcato vive di gesti piccoli, quotidiani, che ci sembrano normali, finché non li riconosciamo e non li smontiamo, continueremo solo a guardare la punta dell’iceberg.
Ed è qui che siamo tutti, in qualche modo, corresponsabili. Perché non basta una manifestazione che dice “no al femminicidio” se, tornati nelle nostre case, tutto questo continua.
Non basta insegnare alle ragazze a riconoscere i segnali di pericolo, a difendersi, a trovare il coraggio di denunciare.
Bisogna smontare e ricostruire: educare all’affettività, al rispetto, al consenso, all’emotività, bisogna parlare di educazione sessuale e sentimentale.
Questa realtà non è molto distante da noi, ci sono continuamente donne che subiscono maltrattamenti e violenze quotidiane, come la donna di Taranto che ha recentemente denunciato il marito per le violenze e i maltrattamenti subiti. Il marito della donna di Taranto, infatti, è originario del Basso Molise, a pochi chilometri da noi. Questo ci ricorda che la violenza di genere non è un problema lontano, ma è una realtà che può colpire anche le nostre piccole comunità.
È qui che entra in gioco l’Associazione “La Casa dei Diritti” di Termoli, che da anni lotta contro la violenza di genere e offre supporto e assistenza alle donne vittime di violenza. L‘Associazione è attiva con il numero verde gratuito 800.661.501 e ha anche dei presidi nell’ospedale San Timoteo di Termoli e Santa Croce di Magliano. È importante che le donne sappiano che non sono sole e che ci sono persone e organizzazioni che possono aiutarle. L’Associazione “La Casa dei Diritti” invita tutte le donne che hanno subito violenze o maltrattamenti a contattarle per chiedere aiuto e supporto. È importante che le donne non si sentano mai sole e che sappiano che ci sono persone e organizzazioni che possono aiutarle a uscire da situazioni di violenza e di abuso.