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mercoledì 30 Aprile 2025
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Visita guidata tra le opere del Macte: un sabato diverso

TERMOLI. Un 2025 molto importante per il Macte, in via Giappone. Sì, perché dopo le iniziative di questo primo quadrimestre e l’aspetto temporale non è un fattore citato a caso, con la mostra Kimicarte (che ha tenuto banco dal 9 al 26 aprile, al culmine di un progetto scolastico partito nello scorso autunno), perché dal 30 maggio al 20 settembre ci saranno quattro mesi a valore assoluto, col sessantaquattresimo Premio Termoli, curato direttamente dalla direttrice Caterina Riva.
Ma di appuntamenti per arrivare all’evento clou non mancano, la mostra “Il falco di Karachi” di Elisa Caldana è visibile al Macte fino al 3 maggio.
Proprio nell’ottica di un finissage a più tappe, sabato scorso, con notevole affluenza, dalle 17-18.30, proprio la Riva ha condotto da par suo una visita guidata, alla quale hanno preso parte decine e decine di visitatori.
Mostra in tre itinerari, quello della mostra della Caldana, le opere selezionate del Premio Termoli delle passate edizioni, che vengono ruotate periodicamente per permetterne la fruibilità al pubblico, e appunto l’ala Kimicarte.
Entusiasti coloro che hanno avuto modo di scoprire arte contemporanea di pregio che appartengono al patrimonio della città, attraverso la Fondazione Macte, così come per le mostre allestite negli spazi del Museo.
Ora, si punta al 2 maggio, dove venerdì sera, dalle 19 alle 21, in agenda c’è l’incontro con Aliki van der Kruijs, Bruno Alves De Almeida e Elisa Caldana (in lingua inglese con traduzione)
Durante questo incontro, i tre protagonisti, la designer tessile Aliki van der Kruijs, il curatore e architetto Bruno Alves De Almeida e l’artista Elisa Caldana, esploreranno temi legati alla loro ricerca. La pratica di Aliki van der Kruijs esplora la relazione tra persone, mondo naturale, colore e spazio, con un particolare focus sulle narrazioni materiali.
Bruno Alves De Almeida è curatore e responsabile degli artisti in residenza presso la Jan van Eyck Academie di Maastricht, dove la sua pratica si fonda sulla specificità dei luoghi e sulle dinamiche socio-spaziali.
Elisa Caldana vive nei Paesi Bassi e ha frequentato la Jan Van Eyck Academie. La sua mostra personale, Il falco di Karachi, è visibile fino al 3 maggio al Macte.
Con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.

Emanuele Bracone