TERMOLI. Venerdì 16 maggio 2025, anche all’Ospedale Civile San Timoteo di Termoli è stato eseguito con successo il primo intervento chirurgico con tecnica mini-invasiva Pops (Pelvic Organs Prolapse Suspension), utilizzando le nuove mesh in polipropilene titanizzato di ultima generazione.
La tecnica Pops (Pelvic Organs Prolapse Suspension) permette di risolvere contemporaneamente il prolasso di vescica, utero e retto e si esegue in laparoscopia o in chirurgia robotica. Consiste nel posizionamento di una rete biocompatibile che corregge il prolasso degli organi pelvici, conservando l’utero stesso che con le tecniche tradizionali viene generalmente asportato. Questo rappresenta un significativo passo avanti rispetto agli approcci tradizionali.
Tale metodica ha una durata media di 120 minuti e richiede una degenza post-operatoria in genere di 2-3 giorni, consentendo una rapida ripresa funzionale e un ritorno precoce alle attività quotidiane.
Il grande vantaggio della tecnica Pops è la conservazione dell’utero, organo che, anche se prolassato, è quasi sempre sano. Con questa metodica, l’utero non viene asportato, ma riportato nella giusta posizione, continuando così a svolgere importanti funzioni fisiologiche anche nelle donne in menopausa. Con la tecnica POPS, l’asportazione dell’utero non è più una condizione necessaria in molti casi.
L’intervento è stato eseguito in laparoscopia praticando 3 piccole incisioni di 1 cm, attraverso le quali è stata posizionata nell’addome della paziente una nuova rete in polipropilene titanizzato a forma di V, chiamata Mesh. Questa, ancorata a utero, vagina e organi pelvici interessati, ha consentito di correggere contestualmente, in un unico intervento chirurgico, il prolasso della vescica e dell’utero, ripristinando l’anatomia e funzionalità degli organi pelvici.
Le nuove mesh titanizzate utilizzate, messe prontamente a disposizione dalla Direzione Aziendale, si distinguono per l’impiego di un materiale composito ad alte prestazioni, che unisce i vantaggi del polipropilene e del titanio: resistenza, elasticità, maneggevolezza, leggerezza ed eccellente biocompatibilità. Questo si traduce in una procedura più sicura, efficace e meno invasiva, grazie a un minore rischio di retrazione del materiale, rapida integrazione tissutale, ridotta percezione di corpo estraneo, ottimizzazione dei tempi chirurgici e riduzione dei costi, e minore quantità di materiale impiantato.
L’intervento è stato eseguito dall’equipe chirurgica composta dal dottor Vincenzo Biondelli e dal dottor Saverio Flocco, in collaborazione con l’equipe medica dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo:
dottoressa Maria Grazia Conte, dottoressa Anna Di Siena, dottoressa Elvira Fiadino, dottor Giorgio Minardo, dottor Muneer Tannous, dottoressa Paola Sabusco, e tutto il blocco operatorio del San Timoteo.
Con l’introduzione della tecnica Pops, l’Ospedale di Termoli si conferma al passo con l’innovazione tecnologica e l’evoluzione della chirurgia pelvica funzionale, offrendo alle pazienti soluzioni moderne, sicure e rispettose della fisiologia femminile.


