TERMOLI. Se n’è discusso tanto, nelle scorse settimane e l’attesa di chi lo percorre quotidianamente, parlando del Corso Nazionale, era quello di vederlo più adornato, più rigoglioso, più vivo, dopo la riqualificazione che avvenne ormai dieci anni fa abbondanti.
Così, con un blitz notturno, chiamiamolo così, è stata data concretezza a un progetto partito da lontano, curato dall’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Miele, assieme alla struttura dell’ufficio tecnico, ossia con la messa a dimora dei vasi con alberi lungo la strada-vetrina della città di Termoli, la soluzione escogitata per evitare una piantumazione a terra, per non aprire solchi sul selciato, ma restituire riparo ed essenze allo “struscio”, che specie d’estate diveniva particolarmente ‘bollente’ nelle ore diurne.
Si tratta di 40 esemplari di ulivo e di carrubo, disseminati lungo l’intero Corso (foto Stefano Leone).
Ovviamente, una scelta che avrà sia coloro che l’apprezzeranno, sia chi la criticherà, ma sin d’ora, mettendo le mani avanti, facciamo un chiaro richiamo alla responsabilità, per evitare atti e gesti che subito possano creare nocumento e danni a questo ‘investimento’ di vivibilità urbana.
Alberi sul Corso Nazionale, così, come tanti invocavano, con la possibilità di non intaccare l’esistente, ma sono arricchirlo, un ‘fiore’ all’occhiello, per così dire, che va a rendere più gradevole la stagione turistica.
Gli alberi sono stati forniti dal Vivaio Verde Molise, di Termoli; vasi realizzati a mano dalla Viscio Urban Design di Apricena.








