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martedì 4 Novembre 2025
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Termoli ferita dall’inciviltà: il vandalismo è un continuo attacco al bene comune

TERMOLI. Termoli si risveglia ancora una volta segnata da atti di inciviltà che ne deturpano il volto e minano quel percorso di miglioramento urbano che con fatica cittadini e istituzioni stanno cercando di costruire. È il segnale evidente di un senso di irresponsabilità diffuso, che pesa come una zavorra sul cammino verso una città più curata e accogliente.

Nel sottopassaggio della stazione, luogo di passaggio quotidiano per pendolari e viaggiatori, è comparso un graffito di grandi dimensioni. Un gesto vandalico insensato, che non solo rovina un’area pubblica già provata dal tempo, ma contribuisce a trasmettere un’immagine di abbandono in uno dei punti nevralgici della città. Sporco, usura e ora anche scritte illegali: un mix che restituisce un ambiente squallido, degradato, lontano anni luce dall’idea di decoro urbano.

Ma non è l’unico episodio. Ancora più desolante è quanto accaduto in Corso Nazionale, dove una fioriera in cemento — parte di un recente progetto di abbellimento delle vie cittadine — è stata vandalizzata. Una delle piante che dovrebbe contribuire a rendere più verde e vivibile il centro cittadino è stata strappata, abbandonata sul pavimento insieme al terriccio sparso tutto intorno. Un gesto incomprensibile, che vanifica il lavoro di chi investe risorse, tempo e idee per migliorare Termoli. Il danno non è solo estetico, ma anche economico: soldi pubblici buttati, progetti di bellezza trasformati in desolazione.

Questi episodi aprono interrogativi seri sulla necessità di una maggiore sorveglianza e, soprattutto, di una nuova cultura del rispetto. Perché qui non si parla solo di muri imbrattati o piante danneggiate: si parla di un attacco al bene comune, alla qualità della vita di tutti. Le aree pubbliche, gli spazi condivisi, sono lo specchio di una comunità. E se questo specchio riflette degrado, vuol dire che qualcosa si è rotto nel patto di convivenza tra cittadini.

Le autorità devono certamente fare la loro parte, potenziando i controlli e intervenendo in maniera più tempestiva. Ma il vero cambiamento non può che partire dalla comunità stessa. Serve un senso civico più forte, serve che ogni cittadino diventi sentinella attiva del proprio quartiere. Che segnali, che vigili, che si indigni. Perché difendere la bellezza è un diritto, ma anche un dovere.

Solo così Termoli potrà scrollarsi di dosso questa patina di degrado e mostrare il volto che davvero le appartiene: quello di una città viva, curata e rispettata.