TERMOLI. Oggi pomeriggio, alle 16, il lido Stella Marina di Termoli si è trasformato in un luogo di condivisione e resistenza simbolica. Adulti e bambini si sono ritrovati per costruire aquiloni—non semplici giochi, ma potenti simboli di libertà, speranza e forza nel superare le difficoltà.
Con le mani immerse nella carta e nel filo, ci siamo lasciati guidare da un’idea: far arrivare un messaggio oltre il mare, fino a Gaza, per colorare, anche solo per un attimo, il cielo dei bambini sotto assedio.
Il laboratorio, completamente partecipato, ha lasciato spazio alle 18 alle letture, arricchite dalla presenza del professor Lucio Cassone. L’evento ha incluso anche una raccolta fondi per Gaza FREEstyle e, soprattutto, il magico momento del volo degli aquiloni.
Non possiamo volare a Gaza, è vero. Ma possiamo far volare pensieri, sogni, gesti di vicinanza. Possiamo dirlo forte, con ogni filo che si alza verso il cielo: “Non siete soli!”
Sappiamo che è poco, troppo poco. Ma la prima e vera forma di resistenza nasce anche da qui: dal rifiutare la disumanizzazione, dal costruire empatia, dal condividere con i più piccoli—gli adulti di domani—un senso profondo di giustizia e solidarietà.
Un ringraziamento speciale a Laura Fanelli, ideatrice dell’evento e della splendida locandina che lo ha accompagnato.
Tutto il ricavato sarà devoluto ai progetti di Gaza FREEstyle: per le bambine e i bambini, per gli artisti, gli skater, le cucine popolari, il cinema, i laboratori. Per la ricostruzione. Per l’umanità palestinese che, nonostante tutto, resiste.
Oggi, a Termoli, abbiamo fatto volare aquiloni. Ma con loro è volata anche una promessa: non distoglieremo lo sguardo. Non resteremo in silenzio.
Michele Trombetta













