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mercoledì 30 Luglio 2025
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Stellantis, Fim-Cisl: “Serve chiarezza sulla possibile chiusura dei siti in Italia”

TERMOLI. Stellantis la Fim-Cisl chiede una convocazione urgente di Governo e azienda.

Le parole di Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa del gruppo, intervenuto agli Stati generali dell’energia organizzati da Forza Italia alla Camera, sono state nette: senza giri di parole, Imparato ha detto:

“Se entro fine anno non cambieranno le condizioni su costi energetici e regole sull’elettrico, saremo costretti a prendere decisioni toste, come la chiusura degli stabilimenti”, citando tra questi il plant Sevel in Abruzzo, dove si produce il Ducato e altri veicoli commerciali Stellantis.

Quelle pronunciate da Imparato — dichiarano il coordinatore nazionale automotive Stefano Boschini e il Segretario della FIM Abruzzo Amedeo Nanni — sono parole estremamente allarmanti e gravi, non solo rispetto al sito abruzzese ma anche riguardo al futuro dei siti del Gruppo presenti nel nostro Paese, e in contrasto con gli impegni presi con noi e con il Governo nell’ultimo incontro, dove era stata garantita una missione produttiva a tutti gli impianti italiani.

Ci aspettiamo che Stellantis smentisca le affermazioni di Imparato sulla chiusura dei siti italiani, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta.

In caso contrario, si apre un problema di ordine politico su cui chiediamo l’immediata convocazione da parte del Governo e dell’azienda per chiarire le reali intenzioni rispetto al futuro di Sevel e degli altri siti del gruppo nel nostro Paese.