COLLETORTO. Successo per il primo motoraduno turistico organizzato da “I Bikers di Colletorto”. Un paese in festa grazie alla presenza di centinaia di motociclisti provenienti da ogni parte della regione. Soddisfatti gli organizzatori, “I Bikers di Colletorto”, per la riuscita di una manifestazione che ha portato tantissima gente in paese, riempiendo di voci, incontri e rumori, tra la Torre della Regina Giovanna I d’Angiò e il campanile del Battista, uno dei luoghi più interessanti del borgo, che come sempre colpisce i visitatori.
Nei dettagli, i promotori hanno curato ogni momento della festa, a partire dal pomeriggio di domenica scorsa fino a tarda serata. Si è trattato di un evento importante per gli appassionati, nel contesto di un borgo sottoposto agli sguardi curiosi – per la prima volta – di tantissimi amanti della moto, che hanno apprezzato l’iniziativa e le caratteristiche del percorso: saliscendi e panorami mozzafiato sul grande lago.
L’evento ha aggregato centinaia di appassionati della motocicletta, con risvolti non solo sportivi, ma anche culturali e turistici. Come si vede dalle immagini, animate dal contributo di Pasquale Ritucci per foto e videografia, il paese ha fatto sentire la sua voce più bella attraverso il rombo dei motori che ha richiamato attenzione e curiosità, da parte di grandi e piccini.
Tantissimi i partecipanti provenienti da ogni parte della regione, con gli occhi puntati sull’antico borgo e la suggestiva Vallata del Fortore, con i suoi piccoli paesi incastonati come presepi tra il Molise e la Daunia, affacciati sull’invaso artificiale. In un percorso di settanta chilometri, il paesaggio lacustre affascina e ruota intorno alle acque – turchesi per l’occasione – del grande lago di Occhito, tra Puglia e Molise.
Una grande festa ha riempito di orgoglio e soddisfazione, dopo tanta fatica, il gruppo de “I Bikers di Colletorto” per questa bella iniziativa, aperta a tutti i tipi di moto e mezzi d’epoca. Interessante il percorso, con gli occhi puntati sui tanti borghi silenziosi, arroccati sul lago come nidi fatati sotto il calore di un sole inaspettato e ventilato.
Dirimpetto al sagrato della Chiesa Madre, il parroco don Luigi Mastrodomenico – tra la commozione di chi ha ricordato chi non c’è più – ha benedetto le due ruote prima dell’avvio ufficiale. Ha offerto un momento di preghiera e di riflessione davvero emozionante, consegnando una coroncina del Rosario ad ogni motociclista. Una preghiera toccante ha richiamato la figura e il cuore della madre che batte ovunque per i propri figli.
Poi la partenza per il motogiro turistico. Prima tappa: il cosiddetto “muro” della diga di Occhito, uno dei laghi artificiali di cui oggi si parla tanto. Proseguimento verso il belvedere di Carlantino, sentinella a tutto campo del lago, con radici sannite e siti archeologici interessanti. Da questo borgo lo sguardo spazia sull’oasi verde di Occhito, sui suoi profili, sui colori dell’acqua e sul fondo svuotato dell’invaso, colorato da pennellate di verde che sorprendono.
Da qui si tocca con mano una visione inedita del versante molisano, da Gambatesa al versante colletortese. Successivamente sosta a Celenza Valfortore, per l’aperitivo ai piedi del castello Gambacorta. Dopo la pausa, il viaggio è proseguito verso il Ponte dei Tredici Archi, per risalire in direzione di Pietracatella e Sant’Elia a Pianisi, fino al rientro al tramonto – secondo la tabella di marcia – in Largo Angioino, dove l’intrattenimento del DJ Pastorix e la musica live degli Eyescream hanno concluso la bella serata di festa.







