TERMOLI. Ha spiccato il primo, attesissimo volo un nuovo piccolo di Fratino (Charadrius alexandrinus), lungo la costa molisana. Un gesto semplice solo in apparenza, ma straordinario per una specie rara e vulnerabile come questa: un evento che segna il compimento di un delicatissimo ciclo vitale. Dei tre fratellini nati in quel nido, solo uno ce l’ha fatta. Gli altri due non sono sopravvissuti, a ricordarci quanto ogni singolo esemplare rappresenti una conquista per l’intero ecosistema.
A diffondere la notizia è stato Luigi Lucchese, presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise, che ha annunciato con soddisfazione come il numero complessivo di piccoli involati nel 2025 abbia già raggiunto quota nove. La speranza ora è che anche gli ultimi due ancora in attesa possano presto prendere il volo.
Per celebrare questo importante traguardo in favore della biodiversità, ieri – giovedì 24 luglio – si è tenuta una festa al Lido Alcione, “spiaggiAmica del Fratino”, a Termoli. L’evento, gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, è stato promosso nell’ambito dell’omonimo progetto che vede collaborare i gestori dello stabilimento balneare con i volontari di Ambiente Basso Molise.
Una giornata all’insegna della gioia e della sensibilizzazione ecologica, arricchita da una mostra fotografica di grande impatto visivo e emotivo, curata da Chiara Talia, fotografa naturalista e veterinaria di rara sensibilità e talento. Le sue immagini raccontano con straordinaria poesia e precisione scientifica la vita del Fratino: dai primi, fragili istanti dopo la schiusa alle difficili prove quotidiane contro predatori, disturbo umano ed eventi atmosferici. Le fotografie di Chiara riescono a catturare non solo la bellezza di questa specie, ma anche la sua vulnerabilità, coinvolgendo chi le osserva in una narrazione che emoziona e educa.
Gli scatti – alcuni firmati dallo stesso Lucchese – sono stati il cuore pulsante della mostra, un viaggio visivo che ha fatto comprendere a tutti quanto preziosa sia la presenza di questi piccoli trampolieri sulle nostre coste.
All’evento hanno preso parte numerose personalità del mondo ambientalista e delle istituzioni locali: Doriana Pescara, presidente della Fondazione Hera ETS; Stefano Taglioli, naturalista e responsabile del Gruppo Fratino di Vasto; Carola Talia, biologa e delegata all’Ambiente per il Comune di Guglionesi; Silvana Ciciola, assessora all’Ambiente del Comune di Termoli; Chiara Talia e Maria Rossi, vicepresidente di Ambiente Basso Molise. Proprio quest’ultima ha evidenziato un dato incoraggiante: nel 2025 sono stati censiti ben 56 nidi, il numero più alto mai registrato nella regione, superando i 49 dell’anno precedente. Un risultato che testimonia l’efficacia delle strategie di tutela messe in campo.
Il Fratino non è solo un piccolo uccello costiero: è un vero e proprio bioindicatore, la cui presenza segnala la buona salute ambientale delle nostre spiagge e il livello di attenzione delle comunità locali verso la natura. In Italia si contano appena 400–600 coppie nidificanti, eppure il Molise, grazie alle sue dune intatte, al supporto della Capitaneria di Porto, al sostegno della Regione e all’impegno dei volontari, si distingue tra le regioni più virtuose nella protezione della specie.
Il 2025 ha portato con sé anche una novità significativa: le prime “adozioni di nidi”, rese possibili grazie al contributo di cittadini e realtà del territorio come Gianfranco Massaro, Lucia Bruno, Francesco Fusco e la tipografia Copyart. Un segnale concreto di cittadinanza attiva e partecipazione.
Non mancano, però, le criticità. A Montenero di Bisaccia, per il secondo anno consecutivo, non si è registrata alcuna cova, guadagnandosi la triste “maglia nera”. Ma l’impegno resta saldo, alimentato dalla convinzione che ogni gesto conti, e che tutelare il Fratino significhi anche proteggere la qualità della vita e la bellezza dei nostri luoghi.
Mentre l’ultimo piccolo Fratino si alza in volo tra le dune molisane, il suo battito d’ali diventa simbolo di speranza e di responsabilità. Un appello aperto a tutti noi: continuiamo a custodire le spiagge, rispettare i nidi e raccontare la straordinaria storia di questa specie, affinché ogni volo resti, anno dopo anno, un’emozione da celebrare.













