GUGLIONESI. Come Rifondazione comunista, Pasquale Sisto torna a proporre “Radio Talpa”. «Radio Talpa era una radio libera e non indipendente. Un concetto molto diverso. Radio Talpa è nata nel solco di Radio Popolare, Radio Onda Rossa di Radio Aut la Radio Libera fondata nel 1977 da Peppino Impastato in Sicilia. Anche Radio Talpa fu fondata nel 1977 con inizio delle trasmissioni l’11 aprile (giorno di Pasquetta) 1977. All’epoca, le radio libere nascevano sull’onda della controinformazione e dentro il desiderio di “assalto al cielo”, un mezzo per alimentare una vera e radicale trasformazione sociale e politica.
Non vi era nessun fermento progressista, ma bensì rivoluzionario. La parola progressista non era ancora di voga nel lessico politico e dell’informazione. La parola Progressisti nella politica italiana comparve per la prima volta nelle elezioni Politiche del 21/04/1996, dopo la riforma elettorale che aboliva totalmente il sistema elettorale democratico del proporzionale puro che permetteva a tutto “il paese reale” di essere rappresentato in parlamento. Da allora, nacquero i partiti personali, il leaderismo, centrosinistra e centrodestra, le coalizioni nei collegi uninominali maggioritari: i Progressisti, l’Ulivo, Polo per le Libertà. All’epoca del proporzionale e del parlamento che era attraversato dalle lotte sociali, ad esempio, nelle elezioni Comunali di Guglionesi del 14 maggio 1978 partecipò alla competizione elettorale una lista di riferimento di Radio Talpa con il simbolo di Lotta Continua. I compagni del Pci accusarono Lotta continua (come in tutta Italia) di essere tutti “figli di papà” infiltrati dei padroni per far vincere la Dc a discapito del Pci.
La storia si ripete anche oggi in qualche modo per i gruppi della sinistra radicale, dovuti alle nette differenze di strategia e azione politica il Pd a partire dalla precarizzazione del lavoro, le guerre, il continuo ricorso ai finanziamenti per le spese militari, al genocidio in corso in Palestina. Per concludere Radio Talpa era gestita all’epoca da chi aveva forti dissapori politici con il Pci. Figuriamoci i problemi che avrebbe avuti oggi con il Partito democratico che non è neanche l’ombra del vecchio Pci. L’esperienza e la storia di Radio Talpa non c’entra nulla con il Pd! Sicuramente Elly Schlein che non è Enrico Letta che prova a cambiare a dare piccoli segnali di sinistra, ma purtroppo risulta ancora essere ostaggio di Enrico Letta, di Stefano Bonaccini di Pinuccia Picerno, e tanti altri che in questi anni hanno sposato e si sono fatti portavoce delle più ignobili politiche neoliberiste.
Una segretaria che rimane sempre “tra la vita e la morte” cioè tra lo svoltare a sinistra o rimanere impantanata al centro. Nell’ultimo anno ci ha uniti alcune lotte come i referendum. Ma durante la campagna elettorale è emersa anche tutta l’ambiguità di un partito che aveva promosso e sostenuto il Jobs Act. Molti dirigenti erano convinti di non abolire 3 su 4 dei quesiti referendari sul lavoro. Il Pd concretamente non si è impegnato a mobilitare gli elettori affinché si recassero alle urne. Basta leggere ad esempio i dati di affluenza alle urne del comune di Riccia, dove nelle regionali del 2023 la coalizione di centrosinistra con Roberto Gravina presidente prese il 50,98%,il Pd il 37,11%, il Movimento 5S 8,62% e poi tutti gli altri della coalizione di centrosinistra. Nei referendum dell’8 e 9 giugno si recarono alle urne meno della metà dei voti presi nel 2023 dal centrosinistra e cioè il 21%.
L’iniziativa del 17 e 18 agosto nell’ambito della Festa dell’Unità è solo strumentale. Per concludere un consiglio e un invito: la festa chiamatela “Festa del Partito Democratico” e lasciate stare il quotidiano fondato da Antonio Gramsci “l’Unità”, che il Pd ha chiuso. Non c’è futuro senza memoria».
