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domenica 3 Agosto 2025
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“Magna Capitana”: il viaggio poetico tra radici e speranza

LARINO. “Magna Capitana”, l’antologia poetica del Professore Luigi Pizzuto, è stato il protagonista, giovedì scorso a Palazzo Ducale, del primo appuntamento di “Percorsi in Biblioteca” per l’anno sociale 2025/26.

L’itinerario culturale, promosso dal Lions Club Larino con la collaborazione del Comune frentano, è ripartito con una nuova grafica, che lo caratterizzerà accompagnandolo nel proprio obiettivo, quello di creare momenti di confronto nella collettività inerenti temi di natura socio-culturale.

L’evento, accolto nel suggestivo atrio del Palazzo Ducale, perfetta cornice per “Magna Capitana” quale raccolta poetica, ha avuto inizio con i saluti istituzionali della Presidente del Lions Club Larino, Carmela Minotti, per il secondo anno alla guida del club frentano. A seguire, i saluti del Presidente della Zona B, della settima circoscrizione del Distretto 108 A, Domenico Fabbiano, e dell’Assessore alla Cultura, Iolanda Giusti.

Il tema trattato nell’incontro, come riportato dalla stessa Presidente del Club Lions, rientra nel service multidistrettuale “La città tra passato e futuro”.

“Magna Capitana” si è rivelato ai presenti con un dialogo armonioso tra l’autore, professor Luigi Pizzuto, e la Consigliera comunale, nonché socia Lions, Graziella Vizzarri; un dialogo penetrante che ha sviscerato la voce pura della poesia intesa come canto del cuore, forma intensa di una lettura accurata contestuale alla vita dell’uomo.

La narrazione dei luoghi, dei borghi, dei vissuti, i paesaggi, fanno da binario all’intesa che ne scaturisce e chiude il cerchio: l’indescrivibile bellezza stipulata tra l’uomo e la Terra, la simbiosi.

La poesia, vista come sguardo che coglie l’espressività delle identità, fatta di storia, di radici e di memoria, ma non meno del pensiero rivolto al futuro. Lo stile poetico di Pizzuto è meditativo, connesso agli elementi naturalistici. Si presenta immediata nella sua essenzialità, questo è l’elemento che contribuisce a soffermarsi, senza farsi trascinare dalla chiassosità dell’era contemporanea, e cogliere gli aspetti della bellezza universale spingendo alla riflessione, alla meditazione, per riappropriarsi della coscienza collettiva.

L’afflato poetico, che traina messaggi potenti come la pace nel mondo, soffermandosi sulle brutture della guerra a cui Pizzuto ha dedicato più liriche e declamato durante l’incontro.

Ma nella raccolta poetica non mancano anche riferimenti all’amore, racchiusi nei versi de “Il Bacio che cuce” e alla passione viscerale per il territorio, che tanto decanta in più liriche riportando il lettore, come gli stessi intervenuti all’evento, ad assaporare la bellezza delle comunità in tutti gli aspetti sociologici.

La raccolta, come citato dalla Vizzarri, è arricchita da magnifiche illustrazioni della piccola Sveva, nipote dell’autore, che rende l’opera un costrutto intenso, compatto e pieno di sentimento disegnando un filo invisibile che unisce passato, presente e futuro; questo concetto ha entusiasmato i presenti all’incontro.

Magistrale l’esposizione del professor Pizzuto con cui ha accompagnato le poesie e presentato “Magna Capitana”, calata nella dimensione storica e viva di un illuminato atrio del Palazzo Ducale.

Un ponte tra memoria, radici e l’antropologia collettiva che guarda lontano, al futuro, spronato da potenti riflessioni che danno voce all’intimità simbiotica tra la persona e la Terra.