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lunedì 4 Agosto 2025
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Sanità molisana: la svolta commissariale per la valorizzazione dei Pronto Soccorso e il caso Termoli

TERMOLI. Negli ultimi anni il Molise è stato protagonista di un acceso dibattito nazionale in materia di sanità pubblica, spesso al centro delle cronache per i limiti strutturali del suo sistema ospedaliero, i riallineamenti finanziari imposti dal Piano di Rientro e la lunga stagione di commissariamento che ne regola da oltre un decennio le scelte organizzative e strategiche. Il Decreto del Commissario ad Acta n. 122 del 23 luglio 2025 segna ora una nuova tappa fondamentale: disciplina l’adozione formale del documento metodologico “Valorizzazione della funzione di Pronto Soccorso Regione Molise”, redatto da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), e definisce l’avvio di una stagione di nuove responsabilità, priorità e vincoli attuativi per la rete dell’emergenza-urgenza molisana.

Il quadro istituzionale: coordinamento e poteri straordinari

Il nuovo provvedimento si colloca nel più ampio alveo delle misure di risanamento previste dal Piano di Rientro, un percorso intrapreso – ai sensi delle leggi 311/2004 e 191/2009 – per recuperare l’equilibrio tra spesa e qualità dell’offerta assistenziale, all’interno di un sistema commissariale che sostituisce in buona parte l’ordinaria autorevolezza decisionale della Regione Molise. I riferimenti normativi e giurisprudenziali richiamati nel Decreto (come la nota sentenza del Consiglio di Stato n. 2470/2013) sottolineano l’eccezionalità dei poteri del Commissario ad Acta, chiamato ad agire come “organo decentrato dello Stato” titolato ad adottare ordinanze e misure straordinarie, in deroga alle normali procedure, laddove sia necessario garantire l’effettiva esecuzione del Piano di Rientro e dell’adeguamento ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

In virtù di questo scenario, l’adozione del documento AGENAS rappresenta non solo un atto di programmazione, ma un vincolo operativo e gestionale immediatamente rilevante per tutti gli attori coinvolti (Regione, ASReM, Ministeri, staff ospedaliero), con particolare rilievo per la filiera dei Pronto Soccorso.

Il ruolo strategico dei Pronto Soccorso nella rete molisana

Il documento adottato pone la valorizzazione della funzione di Pronto Soccorso come punto cardine per riqualificare l’intera risposta all’emergenza-urgenza regionale, a partire da dati oggettivi: nel 2022, i presìdi di Termoli, Campobasso e Isernia hanno gestito oltre 75.000 accessi complessivi, con Termoli in testa per volumi (28.552 accessi), a testimonianza della crescente pressione esercitata dalla domanda sanitaria e della posizione strategica del S. Timoteo come punto di riferimento per un’area vasta e popolosa.

Tuttavia, come emerso in più punti nel documento metodologico, oltre la metà degli accessi riguarda casi a bassa gravità (codici bianco e verde), che spesso dovrebbero trovare risposta attraverso la medicina territoriale e la rete della prevenzione, non già attraverso il ricorso emergenziale alle strutture ospedaliere. La conseguenza è il rischio di sovraccarico strutturale e umano, allungamento dei tempi di attesa e abbassamento della qualità percepita delle cure, oltre ad accentuare climi di tensione tra operatori sanitari e cittadini, specie nei reparti sottoposti a cronica carenza di personale.

Il focus su Termoli: numeri, criticità e prospettive commissariali

Nel nuovo assetto sancito dal Decreto n. 122, la funzione del Pronto Soccorso di Termoli viene osservata con un’ottica tanto di valorizzazione quanto di razionalizzazione. L’obiettivo non è solo salvaguardare il presidio come spoke fondamentale nell’architettura dell’emergenza molisana, ma anche garantirne l’adeguamento agli standard qualitativi, di equità di accesso e di sostenibilità economica.

Il testo prevede una serie di misure chiave:

  • Applicazione standardizzata delle linee guida AGENAS: ogni Pronto Soccorso, incluso quello di Termoli, dovrà attenersi a percorsi e procedure uniformi, promuovendo maggiore appropriatezza dell’accesso, rapidità delle risposte, continuità assistenziale tra territorio e ospedale.
  • Monitoraggio sistematico delle performance: saranno istituiti sistemi di rilevazione puntuale degli indicatori (tempi di attesa, codici d’ingresso, outcome dei pazienti, tassi di trasferimento e ricovero) così da identificare tempestivamente criticità e possibilità di intervento correttivo.
  • Coinvolgimento attivo dell’ASReM: la trasmissione dell’atto impone all’azienda sanitaria regionale l’immediata responsabilità attuativa in materia di organizzazione interna, dotazione di risorse umane e strumentali, rispetto di percorsi clinico-assistenziali aggiornati e condivisi.
  • Rafforzamento della governance ospedaliera: Il management locale, la Direzione della Salute e lo staff clinico dovranno rendicontare periodicamente il grado di aderenza alle misure commissariali, con la possibilità di ulteriori interventi valorizzanti (anche per specialità ad elevata complessità o patologie tempo-dipendenti).

Fondamentali anche i riferimenti alla gestione delle risorse: la valorizzazione del Pronto Soccorso passa per una programmazione vincolante e verificabile di risorse umane, con piani di assunzione e stabilizzazione del personale commisurati ai volumi di accesso; per investimenti su infrastrutture e servizi accessori, anche in risposta alle “urgenze minori” ma essenziali – come la continua disponibilità di acqua potabile per degenti e familiari nelle fasce serali e notturne, problematica di recente evidenziata proprio a Termoli.

Un modello di governance multilivello: responsabilità e trasparenza

L’adozione del documento metodologico non si esaurisce in un piano di buone intenzioni. Attraverso il Decreto, il commissariamento molisano impegna i responsabili della sanità regionale a rispettare un preciso percorso scandito da:

  • Immediatezza attuativa: l’efficacia del provvedimento è immediata, non subordinata a ulteriori passaggi. L’ASReM è obbligata all’esecuzione degli adempimenti richiesti con tempistiche e forme vincolate.
  • Rendicontazione verso i Ministeri: ogni modifica organizzativa e gli esiti conseguiti dovranno essere comunicati sia al Ministero della Salute sia a quello dell’Economia e delle Finanze, nella logica di un monitoraggio trasparente da parte dello Stato centrale rispetto all’andamento della riforma.
  • Pubblicazione e accesso pubblico: il provvedimento sarà pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise, garantendo la massima trasparenza e accessibilità delle informazioni a cittadini, operatori e istituzioni.

Scenari futuri: opportunità e nodi aperti

Alla luce di questo nuovo impianto, la sanità molisana, e segnatamente il Pronto Soccorso di Termoli, potrebbe finalmente intravedere una stagione di maggiore stabilità, certezza di risorse, responsabilizzazione e qualità nell’erogazione delle cure. L’obiettivo strategico rimane quello di tutelare la funzione pubblica, evitare derive emergenziali e garantire una risposta di sistema agli accessi inappropriati – anche attraverso il potenziamento della medicina di base, della prevenzione e delle reti di cura intermedie.

Restano tuttavia aperti alcuni nodi di rilievo:

  • L’effettiva disponibilità di risorse economiche aggiuntive per l’assunzione di personale e la messa a norma delle infrastrutture.
  • La reale capacità di integrazione tra ospedale e territorio, specie per la gestione delle cronicità e delle esigenze di salute non strettamente emergenziali.
  • Le resistenze culturali e organizzative rispetto a un modello di governance più centralizzato e meno discrezionale.
  • La necessità di sostenere il personale sanitario – già provato da anni di stress e incertezza – con percorsi di formazione, supporto psicologico e valorizzazione professionale.

Conclusione: una riforma “vincolante”, non solo “programmatica”

L’adozione del Decreto n. 122 e del relativo documento AGENAS introduce un cambio di passo nella sanità regionale che pone al centro, per la prima volta in modo vincolante e non più programmatorio, il tema della valorizzazione e dell’efficienza del Pronto Soccorso, con Termoli come “caso-simbolo” di criticità, potenzialità e centralità territoriale. Se attuata con decisione, attenzione ai dettagli operativi e una reale partnership tra Stato, Regione, ASReM e personale, questa riforma potrà rappresentare un modello – non solo per il Molise, ma per tutte le regioni italiane alle prese con le sfide della sanità moderna: efficacia, sostenibilità ed equità di accesso restano le parole chiave della sanità del domani.