TERMOLI. Non soltanto il riscontro delle prenotazioni, che hanno “retto” anche nella settimana post Ferragosto, in riva all’Adriatico, ma anche la tendenza a consolidare i periodi, con una diversa stanzialità rispetto al “mordi e fuggi” che ha caratterizzato la prima fase dell’estate, fino a metà mese. Lo confermano anche operatori locali, quelli della ricettività diffusa, più esposti ai ricambi rapidi.
Nella seconda metà di agosto si conferma una tendenza degli italiani ad allungare i periodi di soggiorno per le vacanze, con una prevalenza di vacanze di lunga durata (almeno sette giorni). I dati degli osservatori turistici italiani indicano un aumento delle vacanze lunghe in agosto, a fronte di una leggera diminuzione delle vacanze di durata media (da 3 a 6 giorni).
Ad esempio, il Focus sulle vacanze di agosto di Confcommercio evidenzia che la crescita delle vacanze di lunga durata compensa il calo delle vacanze più brevi, con il 60% degli italiani che sceglie strutture ricettive tradizionali per soggiorni lunghi, come alberghi, campeggi e villaggi turistici. La spesa media per le vacanze lunghe è in aumento (circa 1.040 euro a persona, +10% rispetto all’anno precedente).
Il mese di agosto registra circa 11,2 milioni di partenze, ed è il periodo prediletto per soggiorni di una settimana o più, soprattutto verso destinazioni italiane (con il 91% che opta per mete nazionali). Anche le vacanze di agosto sono caratterizzate da una spesa consistente, con un impatto economico significativo per il settore turistico italiano, che si attesta su oltre 35 miliardi di euro complessivi estivi. Agosto resta dunque il mese preferito dagli italiani per vacanze più lunghe, spesso di almeno una settimana, e si registra una crescente fiducia nel settore turistico nonostante l’aumento dei costi di trasporto e alloggio.
È inoltre prevista una maggiore mobilità interna, con un buon numero di spostamenti anche fuori dalla regione di residenza.
In sintesi, la seconda metà di agosto vede una crescita di preferenze per soggiorni più lunghi e vacanze di almeno una settimana, favorite da una maggiore disponibilità economica e dal desiderio di riposo completo, oltre che da un ritorno alla mobilità interna più intensa rispetto agli anni precedenti.