PALATA-GUGLIONESI. Nel cuore del Giubileo, tra novembre 2024 e aprile 2025, si è svolto un concorso fotografico che ha saputo intrecciare tre dimensioni raramente vicine: gioventù, arte e sport. “Sport in Motion”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, ha chiamato a raccolta giovani sotto i 25 anni da ogni angolo del mondo, invitandoli a raccontare lo sport attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Cinque i temi proposti, ispirati al Patto Educativo Globale e al messaggio del Giubileo: sport e disabilità, sport e famiglia, sport ed ecologia, sport e politica, sport e speranza. Il risultato è stato sorprendente: 49 iscrizioni valide, 81 fotografie in gara, rappresentative dei cinque continenti. Per ciascuna categoria, la giuria ha selezionato tre scatti vincitori, per un totale di quindici immagini capaci di parlare al cuore e alla mente.
Tra queste, una ha brillato in modo particolare, non solo per la sua forza visiva, ma per la storia che porta con sé. È quella di Michele Ciuffolo, 13 anni, di Guglionesi, in Molise. Studente della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “A. Ricciardi” di Palata, Michele ha partecipato al concorso grazie all’intuizione e all’incoraggiamento del suo professore di musica, Paolo Cardone, fotografo professionista. È stato lui a proporgli di mettersi in gioco, offrendogli la possibilità di raccontare qualcosa di autentico.
Michele ha accettato, forse con un po’ di timidezza, ma con grande curiosità. E da quell’incontro è nata una fotografia che ha conquistato la giuria: “La resilienza nel tennistavolo”, uno scatto in bianco e nero che ritrae un momento di allenamento di Giuseppe Maurizio, cittadino di Guglionesi, che si è prestato con generosità a farsi fotografare. L’immagine, intensa e silenziosa, racconta la forza interiore, la determinazione, la capacità di superare i limiti attraverso lo sport. Un messaggio potente, che ha valso a Michele la vittoria nella categoria “Sport e disabilità”.
Il premio è stato all’altezza dell’emozione: la partecipazione all’udienza generale del mercoledì con il Santo Padre, il 20 agosto, presso l’aula Paolo VI della Città del Vaticano. Michele, accompagnato dalla sua famiglia, ha potuto stringere la mano al Papa, ricevere la sua benedizione, vivere un momento che resterà impresso per sempre nella memoria. Un’esperienza unica, che ha toccato profondamente anche i suoi genitori, i quali hanno voluto ringraziare il dirigente scolastico, Guido Rampone, sempre attento alla crescita dei ragazzi, il professore Paolo Cardone per aver creduto nel talento di Michele e averlo guidato con passione, Giuseppe Maurizio per la sua disponibilità e Josè Miguel Fraga Cardoso per averli preparati all’incontro con il Santo Padre.
“Un regalo che Michele ha fatto anche a noi – ha detto la famiglia – perché grazie a lui abbiamo potuto incontrare il Papa. Un momento che resterà nel nostro cuore e ci accompagnerà per tutta la vita.”
Questa storia non è solo il racconto di una vittoria, ma la testimonianza di come l’educazione, la fiducia e la bellezza possano generare occasioni straordinarie. Michele, con il suo sguardo giovane e sincero, ha saputo cogliere l’essenza dello sport come strumento di inclusione e resilienza. E lo ha fatto con una foto che parla più di mille parole.