PETACCIATO. Originario di Petacciato, Walter Raspa ha fatto della solidarietà il filo conduttore della propria vita. Dopo un’infanzia semplice, segnata dall’emigrazione del padre Nicola in Germania e dall’affetto della madre Rosina, a soli diciotto anni decise di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri.
Fu a Porto Sant’Elpidio, durante il suo primo incarico, che ebbe un’esperienza destinata a segnarlo: salvò la vita a una bambina che stava soffocando. “Fu in quel momento che compresi quanto importante sia in una comunità il sostegno reciproco fra le persone”, ha raccontato Raspa in una recente intervista al Resto del Carlino.
Dopo alcuni anni di servizio, anche a Camp Darby vicino Pisa, lasciò l’Arma per trasferirsi nel Ravennate, dove aveva conosciuto la futura moglie Giovanna Paola Fabbri. Qui trovò lavoro alla raffineria Sarom, inizialmente in dogana e poi come responsabile di magazzino, diventando anche delegato sindacale Cisl. La chiusura della raffineria negli anni ’80 lo spinse ad attivarsi a favore dei lavoratori più in difficoltà, rafforzando così il suo legame con il mondo del volontariato.
Il suo percorso si intrecciò presto con quello delle Acli: iniziò al circolo di Santo Stefano, uno dei più attivi della zona, e nel tempo divenne presidente provinciale, regionale e consigliere nazionale. Raspa ha avuto come punti di riferimento figure come Benigno Zaccagnini ed Ersilio Tonini, che lo hanno guidato nel suo impegno a favore dei lavoratori, delle famiglie e della comunità. “Tonini era una presenza costante, lo accompagnavo spesso nei suoi viaggi. Con lui e altri amici nacquero tante iniziative che hanno lasciato il segno”, ricorda.
La sua attività di solidarietà spazia dal sostegno alle popolazioni colpite da terremoti – L’Aquila, San Giuliano di Puglia, Marche e Umbria – alla raccolta di aiuti per le guerre balcaniche e il Burundi, fino alle numerose iniziative locali con le famiglie più in difficoltà. È inoltre noto per il gruppo ciclistico “i ciclisti del prete”, con il quale ha organizzato pellegrinaggi a S. Giovanni Rotondo, Lourdes e Santiago di Compostela, promuovendo amicizia e solidarietà.
Oggi, dopo oltre quarant’anni di impegno, Raspa è portavoce del Terzo Settore di Ravenna, incarico che lo vede coordinare associazioni e volontari, tenendoli aggiornati su bandi, normative e opportunità di crescita. “Il Terzo Settore è il cuore della solidarietà organizzata: il nostro compito è far sì che nessuno resti indietro”, spiega.
Un orgoglio molisano, esempio di dedizione e servizio alla comunità, Walter Raspa ha saputo mettere la propria esperienza al servizio degli altri, trasformando il suo impegno in un modello di riferimento per chi crede nella solidarietà e nella partecipazione attiva.








