TERMOLI. A Termoli, come in molte altre città italiane, cresce l’attenzione verso il sostegno al popolo palestinese attraverso iniziative concrete di solidarietà e consumo responsabile. Tra queste, grande risalto sta assumendo la Gaza Cola, una bevanda 100% palestinese e totalmente no-profit, il cui ricavato va a beneficio della popolazione colpita dall’occupazione e dall’apartheid israeliano.
La Gaza Cola si inserisce in un più ampio contesto di campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni promosse dal movimento internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) e diffuse anche sul territorio italiano. L’iniziativa punta a fornire alternative etiche a marchi coinvolti nelle violazioni dei diritti umani e a promuovere consapevolezza tra cittadini e consumatori.
Nasce a Londra ma porta nel nome e nel cuore la Striscia di Gaza. Gaza Cola è il nuovo soft drink lanciato a fine 2023 dall’attivista palestinese Osama Qashoo, rifugiato nel Regno Unito dal 2003. L’idea è semplice quanto potente: trasformare un simbolo globale del consumo, la cola, in uno strumento di resistenza e solidarietà concreta.
Prodotta in Polonia e distribuita inizialmente nel Regno Unito, Gaza Cola si è rapidamente diffusa in Europa, arrivando anche in Italia grazie a reti di solidarietà e alla collaborazione con la Coop Alleanza 3.0. Le lattine, rosse e decorate con la bandiera palestinese, non sono solo un’alternativa simbolica a marchi come Coca-Cola, percepiti da molti come vicini all’occupazione israeliana: rappresentano un progetto concreto.
Tutti i profitti derivanti dalla vendita, infatti, sono destinati alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama, gravemente danneggiato dai bombardamenti nel nord della Striscia di Gaza
E così un gruppo di persone ha deciso di unirsi a questa battaglia.
“Assieme al gruppo Againforpalestine, collettivo nato in città circa un anno fa e attivo nell’organizzazione di eventi finalizzati a sensibilizzare sul genocidio della popolazione palestinese e raccogliere fondi da inviare a sostegno della stessa, da un po’ di tempo ci impegniamo a diffondere pratiche nonviolente di boicottaggio a danno di aziende complici delle politiche di apartheid e genocidio del governo israeliano.
Nello specifico, tentiamo diffondere le campagne promosse dal movimento internazionale BDS, movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l’occupazione e l’apartheid israeliana; tra queste, una delle campagne attive al momento che sta ottenendo centinaia di adesioni in tutta Italia è quella degli spazi SPLAI (Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana).
Dal sito ufficiale BDS:
“La campagna Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana promuove la creazione di una rete di spazi, virtuali e fisici, che si dichiarano liberi da ogni forma di discriminazione e si impegnano a non intrattenere rapporti con sistemi di ingiustizia e oppressione.
La campagna ha l’intento di promuovere la solidarietà attiva con il popolo palestinese. I luoghi che si dichiarano Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana prendono posizione contro l’occupazione militare e l’apartheid israeliane impegnandosi a non contribuire in alcun modo alle gravi violazioni israeliane dei diritti umani e delle libertà fondamentali del popolo palestinese.
Gli SPLAI rifiutano di:
- acquistare e vendere prodotti e servizi di imprese – israeliane e internazionali – implicate nelle violazioni dei diritti dei palestinesi;
- ospitare o partecipare a eventi culturali, accademici e sportivi con istituzioni e rappresentanti dello Stato di Israele o che sono finanziati o sponsorizzati da Israele.”
E tra le diverse alternative che stanno nascendo nel tentativo di sostituire il noto marchio, grande diffusione inizia ad avere, ora anche nel nostro territorio, la Gaza Cola. La Gaza Cola è un progetto 100% palestinese e totalmente no-profit, il cui ricavato andrà a sostegno della popolazione palestinese. Diversi sono i fornitori italiani e tra questi abbiamo scelto di rifornirci dalle pagine di Mutuo Soccorso Milano, associazione che con il progetto Gaza Freestyle lavora nella Striscia di Gaza, “per portare arte, sport e alimentare lo scambio culturale necessario per rompere l’isolamento imposto da chi mette avanti il profitto al posto della dignità delle persone”.
Per maggiori informazioni, rimandiamo alle pagine https://www.mutuosoccorsomilano e https://bdsitalia.org/“








