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martedì 23 Settembre 2025
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Assalto al bancomat, le proposte della Lega in tema di sicurezza nel basso Molise

TERMOLI. Dopo l’assalto notturno al bancomat della Bcc di Termoli, in via Corsica, si amplia anche il dibattito politico e per il responsabile del dipartimento Sicurezza e immigrazione della Lega Molise, Giovanni Muccio, è tempo di correre ai ripari.

«Nel Basso Molise, in particolare nei comuni di Termoli, Petacciato e nelle aree al confine con la provincia di Foggia, si registra un preoccupante aumento di assalti ai bancomat di banche e uffici postali.

Questi episodi, nonostante il costante impegno delle Forze dell’Ordine, continuano a minacciare la sicurezza delle comunità locali, generando allarme sociale, danni economici e disagi significativi per cittadini e attività commerciali. Il Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Molise, attraverso il responsabile regionale Giovanni Muccio, richiama con forza l’attenzione sulla necessità di un cambio di prospettiva: “Non basta più rincorrere i criminali.

Occorre dissuaderli prima che agiscano, togliendo loro il vantaggio economico che cercano.” La prevenzione, dunque, deve diventare il fulcro dell’azione, rendendo inutilizzabile il bottino e annullando l’interesse verso questo tipo di crimine. La proposta del Dipartimento è chiara: investire in tecnologie e sistemi di sicurezza avanzati, capaci di neutralizzare il denaro rubato e rafforzare la sorveglianza.

Tra le misure suggerite figurano la marcatura indelebile delle banconote (ink staining), che le rende inutilizzabili in caso di scasso; sistemi di autodistruzione del contante integrati nei bancomat; Gps per il tracciamento in tempo reale dei moduli e delle cassette di sicurezza; videosorveglianza intelligente con riconoscimento comportamentale; nebbiogeni e barriere anti-intrusione che ostacolano la fuga e la visuale dei criminali; e la limitazione del contante nelle ore notturne, attraverso Atm programmati per contenere una quantità ridotta di denaro nelle fasce orarie più a rischio.

Queste tecnologie devono essere affiancate da un piano coordinato di pattugliamenti preventivi e strumenti avanzati di dissuasione. Il tempo dell’attesa è finito: serve una risposta decisa, basata su prevenzione, innovazione e deterrenza tecnologica. Solo così si potrà tutelare realmente la sicurezza dei cittadini e difendere il tessuto economico e sociale del Basso Molise».