LARINO. “Una buona azione amministrativa si fonda anche sul confronto costruttivo con la minoranza, ma non ha senso tornare su problematiche già dibattute e che, per legge, non rientrano più nelle competenze del Comune.” Così l’amministrazione comunale di Larino risponde alle recenti accuse sollevate dalla minoranza in merito alla gestione del sistema idrico, con particolare riferimento alle chiusure notturne e al serbatoio di Monte Arcano.
Il Comune chiarisce che le interruzioni notturne dell’erogazione idrica avvengono esclusivamente quando Molise Acque segnala una riduzione della portata della sorgente del Matese, che serve numerosi comuni molisani. “Non si tratta di una scelta locale, ma di una conseguenza tecnica legata alla disponibilità idrica regionale.”
Smentita anche la cifra di 100mila euro indicata dalla minoranza per l’allaccio al Molisano Centrale: “Non risulta da alcun atto dell’ente. L’allaccio ha invece migliorato la qualità dell’acqua fornita alla cittadinanza.”
Sul cosiddetto “troppo pieno” del serbatoio di Monte Arcano, l’amministrazione precisa che si tratta di una struttura di proprietà di Molise Acque, realizzata circa 40 anni fa, e che la fuoriuscita non contabilizzata non può essere imputata al Comune. “Abbiamo più volte segnalato il problema all’ente regionale, ma la soluzione richiede interventi complessi sulla calibrazione delle portate.”
Dal 2018 al 2022, Larino ha investito sulla rete idrica comunale, riducendo le perdite dal 72% al 55%, con un risparmio annuo di circa 80mila euro. Tuttavia, persistono criticità legate ad allacci impropri, soprattutto nel periodo estivo.
Infine, l’amministrazione ricorda che dal luglio 2022 la gestione del sistema idrico integrato è stata trasferita, per obbligo di legge, alla società sovra-comunale GRIM, di cui Larino detiene circa il 2% in base alla popolazione. “Non abbiamo più competenza diretta sulla rete idrica e fognaria. Le critiche dovrebbero essere indirizzate agli enti preposti.”