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domenica 26 Ottobre 2025
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Stellantis Termoli, torna il senatore Michele Fina: il Pd del basso Molise chiede un piano industriale concreto

TERMOLI. A un anno di distanza dalla sua ultima visita, il senatore e tesoriere nazionale del Partito democratico Michele Fina torna a Termoli per affrontare la vertenza Stellantis, in un momento di crescente preoccupazione per il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.

Lunedì 27 ottobre è previsto un incontro pubblico promosso dalla Federazione Pd del Basso Molise, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, sindacati e mondo del lavoro. A darne notizia è il segretario Oscar Scurti.

La situazione dello stabilimento Stellantis di Termoli resta critica. Dall’incontro dei giorni scorsi tra l’amministratore delegato Antonio Filosa e le organizzazioni sindacali non sono emerse risposte concrete. Il progetto della Gigafactory di batterie, presentato come simbolo della transizione ecologica e della riconversione produttiva, è ancora sospeso. La nuova linea di produzione del cambio eDCT per veicoli ibridi, invece, non entrerà in funzione prima della fine del 2026.
Nel frattempo, 1.823 lavoratori sono coinvolti da un contratto di solidarietà che prevede una riduzione dell’orario lavorativo fino all’80%, con turni sospesi a rotazione tra reparti e settimane.

Le dichiarazioni di Filosa – secondo cui i sindacati dovrebbero sostenere Stellantis nel chiedere un cambiamento delle regole europee – non sembrano aver rassicurato le parti sociali, che continuano a denunciare l’assenza di un piano industriale chiaro e condiviso.

Secondo la Federazione Pd del Basso Molise, non bastano richieste di modifiche normative a Bruxelles: servono investimenti, ricerca, innovazione e prospettive occupazionali solide per Termoli e per tutto il Mezzogiorno. Le analisi dei sindacati parlano di una “situazione molto critica” e di un ulteriore calo della produzione previsto anche per il 2025.
In questo contesto, il Partito Democratico locale chiede che Stellantis, Governo e Regione Molise si assumano responsabilità pubbliche e precise sul futuro dello stabilimento, indicando un percorso chiaro di rilancio: un piano industriale serio, con investimenti reali, tempistiche definite e tutele occupazionali garantite.

L’incontro di lunedì 27 ottobre sarà un’occasione di confronto aperto e di mobilitazione collettiva, con l’obiettivo di costruire una proposta concreta per il rilancio dell’impianto. Difendere il lavoro a Termoli, sottolineano i promotori, significa difendere il futuro del Molise e dell’Italia produttiva.