TERMOLI. Il progetto di rigenerazione urbana che interessa Piazza Sant’Antonio e l’area di Pozzo Dolce non è condiviso da tutti, e non poteva essere altrimenti.
A sollevare critiche puntuali è la consigliera comunale Marcella Stumpo, affiancata dagli attivisti di Termoli Bene Comune – Rete della Sinistra, riunitisi nell’ultimo sabato di ottobre nella storica sede di via XXIV Maggio. Se da un lato si esprime sollievo per l’abbandono definitivo del tunnel, dall’altro si denuncia con forza l’assenza di trasparenza e partecipazione che accompagna l’attuale iter progettuale.
“La lezione della finanza di progetto – afferma la consigliera Marcella Stumpo – non ha insegnato nulla a chi governa: ancora una volta si procede senza coinvolgere la cittadinanza, senza una sola assemblea pubblica, senza un confronto aperto sulle scelte che andranno a modificare il volto storico e affettivo della città”. Nel mirino anche la proposta di riattivare il parcheggio interrato sotto Pozzo Dolce, chiuso da anni per gravi problemi di infiltrazioni e oggi riproposto senza un’analisi pubblica dei costi, delle criticità e delle alternative.
“In molti paesi europei – sottolineano gli attivisti – interventi di questa portata sono sottoposti a consultazione popolare: qui invece si continua a decidere dall’alto, ignorando il valore simbolico e identitario dei luoghi”. Ma il nodo più contestato resta la volontà, definita “ostinata”, di insistere sulla creazione di nuovi parcheggi nel cuore cittadino, in assenza di un piano del traffico aggiornato e approvato.
“Da anni chiediamo la pedonalizzazione totale del centro a partire da Piazza Donatori di Sangue – ricorda Stumpo – con l’attivazione di navette elettriche gratuite, come avviene in centinaia di città italiane. Invece si continua a rincorrere un modello superato, che penalizza la vivibilità e ignora le vere esigenze della comunità”.
Il confronto è appena iniziato, ma il fronte critico promette battaglia.
Emanuele Bracone

