BASSO MOLISE. C’è un momento dell’anno in cui il tempo sembra rallentare, tra la festa di Ognissanti e il giorno dei Defunti. È il cosiddetto “ponte dei morti”, un’occasione per fermarsi, ricordare e condividere con chi ci sta accanto.
È un tempo di silenzio, di luci accese sui viali dei cimiteri, di fiori freschi e lumini che scaldano il cuore, ma è anche un’occasione per fermarsi, riflettere e ritrovare legami familiari.
Accanto a questi gesti tradizionali, negli ultimi anni si è diffusa la moda di Halloween: dolcetto o scherzetto invade le strade, portando allegria e un pizzico di brivido. Ma nelle piccole comunità, alcune usanze locali resistono. A Guglionesi, per esempio, va ancora di moda “L’alm di murt”, un rito molto simile a Halloween, dove i bambini ricevono dolci o piccoli regali di casa in casa, mantenendo viva la memoria dei defunti in maniera giocosa e partecipata.
Il ponte dei morti è anche un’occasione per i più piccoli di scoprire il valore del ricordo. I bambini osservano le tombe, ascoltano storie dai nonni e imparano che commemorare non significa solo tristezza, ma anche rispetto e continuità tra generazioni.
Il ponte diventa così un momento di riflessione e insieme di convivialità, dove il passato e il presente si incontrano, tra memoria e gioco.
Che sia con un lumino acceso o un dolcetto in mano, ricordare i propri cari resta un gesto d’amore, capace di unire comunità e generazioni e di far sentire ancora presenti chi ci ha lasciato.
AZ
