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martedì 3 Giugno 2025
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Sit-in ad Amazon di San Salvo: “Dopo un anno siamo stati mandati a casa”

SAN SALVO. Si è tenuto nella mattinata di oggi, davanti ai cancelli del polo logistico Amazon di San Salvo, un sit-in dei lavoratori: oggetto della protesta il mancato rinnovo dei contratti di 9 addetti alla vigilanza.

La Filcams Cgil Chieti è scesa al fianco dei lavoratori in appalto della azienda Urbe Vigilanza di Roma del Gruppo Cosmopol Spa (leggi).

“Abbiamo iniziato a lavorare lo scorso 1° Agosto con l’apertura di Amazon, con un contratto a termine, con alcune proroghe, finché non ci hanno dato la possibilità di passare ad un contratto a tempo indeterminato dal 17 settembre” spiega Nicola Di Felice.

L’azienda però non ha comunicato nulla, non si sono fatti sentire, e hanno sganciato 9 persone; tra l’altro i dipendenti più datati, padri di famiglia, senza nessuna notizia. Noi abbiamo convocato subito i sindacati per chiedere spiegazioni”.

Quello che chiedono i vigilantes è di poter tornare a lavorare: “Vogliamo che siano garantite i nostri diritti, è inspiegabile una situazione del genere. Siamo stati coloro che hanno lanciato questo sito, non abbiamo mai avuto nè problemi nè richiami“.

Nel frattempo i turni di lavoro sono inevitabilmente lievitati, con lavoratori costretti a 12 ore di straordinario:

Eravamo 32, ora ci sono 9 persone in meno, quindi i colleghi sono costretti a 12 ore di straordinario, non riuscendo a coprire la nostra assenza – prosegue Di Felice – probabilmente con un solo giorno di riposo, quando invece il contratto prevederebbe 5 giorni lavorativi e 2 di riposo. Chiediamo anche per loro che questa problematica venga risolta, perchè così non è possibile lavorare“.

Quel che è certo, è che la delusione dei lavoratori è tanta: “Dopo 20 anni di lavoro in un’azienda in Val di Sangro mi sono riavvicinato a casa. In 22 anni non mi era mai capitato di restare senza lavoro” conclude.

“Siamo qui al fianco dei 9 lavoratori lasciati a casa senza una motivazione valida. I lavoratori rimasti in azienda non riescono a coprire i turni” afferma Daniela Primitera, CGIL.

Presente al sit-in anche l’assessore alle Politiche Sociali di Vasto Paola Cianci:

Il comune di Vasto da sempre è vicino ai lavoratori, supporta i sindacati in tutte quelle vertenze che riguardano il territorio. Amazon rappresenta e deve rappresentare un’opportunità di lavoro e non fonte di ulteriore precariato. Chiediamo ad Amazon risposte concrete, vanno rispettati i diritti e garantite le tutele ai lavoratori e alle lavoratrici”.

Questi i chiarimenti del colosso della logistica con sede a San Salvo a margine del sit-in odierno: “La protesta di oggi coinvolge parte del personale della società Urbe Vigilanza di Roma, gruppo Cosmopol, che ne è il datore di lavoro. Pertanto, ogni decisione relativa al personale coinvolto è di esclusivo appannaggio, della società Urbe Vigilanza di Roma, gruppo Cosmopol. Amazon non è nella posizione di poter intervenire”.

Le interviste complete nei video girati da Vastoweb.

GUARDA I VIDEO: