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giovedì 13 Marzo 2025
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Si riparte dalla Camera iperbarica per tornare a dare ossigeno alla sanità molisana

LARINO. Il riscatto della sanità pubblica nel basso Molise (e nell’intera regione). È questo il leitmotiv che caratterizzerà il mandato dell’attuale Giunta Roberti, senza tema di smentita. 

Il primo tassello, dopo la sistemazione delle cinque caselle in ambito commissariale e Asrem, è stato inserito nel mosaico in divenire questa mattina. La riapertura della Camera iperbarica alla casa della salute del Vietri di Larino può rappresentare una rinascita della speranza, al di là del fatto specifico e operativamente parlando sanitario. Un segnale tangibile di una inversione di tendenze, anche se ottenuta puntando alla sinergia col privato, perché la carenza di medici mina alla radice qualsivoglia proposito di riorganizzazione della rete ospedaliera molisana. «Il mondo che abbiamo creato è un prodotto del nostro pensiero. Non può essere cambiato senza cambiare il nostro pensiero». Dalla massima di Albert Einstein che ha chiuso la presentazione che di fatto ha aperto l’incontro di questa mattina alla sala conferenze del Vietri, alle parole con cui Giovanni Giorgetta prima, Giovanni Di Santo poi e Francesco Roberti infine, hanno narrato la nuova fase della sanità molisana. 

Dibattito contenuto, di fronte un parterre che ha visto presenti esponenti politici, del ceto medico, i vertici Asrem, anche cittadini e forze dell’ordine, con interventi del tecnico di radiologia Pino Pistilli e della presidente degli infermieri e coordinatrice Udi Mariacristina Magnocavallo.

Numeri e prerogative di un presidio comunque importante, anche dopo le privazioni a cui è stato soggetto nel corso di 14 anni di gestione commissariale, proposti alla platea per far comprendere cosa sia ora il Vietri e soprattutto quanto importante è la riattivazione della Camera iperbarica, che si avvale per tre giorni alla settimana del personale della Responsible Research (Ex Gemelli Molise). 

Il direttore distrettuale Giovanni Giorgetta ha ribadito come la Camera iperbarica sia un fiore all’occhiello di tutto il Molise, perché ha una valenza di carattere interregionale, stessa attenzione fornita dal neo direttore generale Giovanni Di Santo, che ha sottolineato come crei mobilità attiva, da qui l’obiettivo di potenziarne l’attività, poi un proclama: «È nostra intenzione riorganizzare la sanità nel migliore dei modi qui in Molise». 

Articolato nel pensiero politico il verbo espresso dal governatore Francesco Roberti: «Oggi lanciamo un segnale positivo in un momento difficile della sanità molisana. Continuerà l’emorragia dei medici. Una delle grosse difficoltà che abbiamo oggi è proprio il personale. Stiamo provando a creare una condizione sostenibile della sanità qui in Molise. Creeremo su ogni zona che abbiamo delle specialità. Se siamo un po’ scaltri possiamo trovare l’occasione giusta per far sì che la nostra sanità possa essere punto di riferimento. Se siamo riusciti a riaprire la Camera iperbarica è grazie all’integrazione tra pubblico e privato. Quindi non c’è competizione tra pubblico e privato. È una sinergia per offrire una sanità adeguata. L’Università del Molise deve essere parte integrante della nostra sanità. È tutta una sfida da cui ripartiamo ora. Dal governo per fortuna iniziano a vedere il Molise con occhi diversi e hanno capito che 14 anni di commissariamento hanno impoverito maggiormente l’Asrem».