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sabato 2 Agosto 2025
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Lo lascia dopo anni, ma lo assiste dopo un intervento e lui la aggredisce: nei guai

BOJANO. Nel pomeriggio del 25 maggio u.s., i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare – disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Campobasso su richiesta di questa Procura – applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e dai suoi prossimi congiunti, nei confronti di un giovane residente nella provincia di Campobasso.

Una relazione sentimentale durata anni, poi interrottasi per volere della donna che non accettava il fatto che il suo compagno fosse dedito all’uso di sostanze stupefacenti. Un intervento chirurgico del ragazzo, muove a compassione la ex che decide di tornare da lui per prestargli assistenza il tempo strettamente necessario alla guarigione.

Negli ultimi giorni l’escalation di violenza posta in essere dall’uomo aveva raggiunto livelli di pericolosità per l’incolumità della vittima. Inizialmente, per impedirle di lasciare l’appartamento, in tarda serata si impossessa delle chiavi dell’autovettura di lei e poi del telefono cellulare e solo la mattina successiva, a seguito di una violenta discussione che le cagionava una ferita al labbro, la giovane riesce a fuggire e chiedere aiuto. A distanza di una settimana, lui la ricontatta per chiederle un passaggio in auto per andare a fare la spesa e, nella circostanza, in pieno centro cittadino l’aggredisce prendendola per il collo e costringendola in auto. La donna riesce ancora una volta a fuggire per il tempestivo intervento prima di un agente libero dal servizio e immediatamente dopo di una “gazzella” dei Carabinieri.

La donna, che fino a quel momento aveva desistito, sporge denuncia ai Carabinieri e la successiva attività info – investigativa, corroborata dalle dichiarazioni di terzi, consente di consolidare un quadro gravemente indiziario a carico del giovane.

All’uomo è stato contestato il reato di violenza privata, lesioni personali e minacce, ma lo specifico contesto nel quale è maturata questa vicenda dimostra, ancora una volta, come le aggressioni e le intimidazioni inframurarie, costituiscono un fenomeno in forte espansione, nei confronti del quale la Magistratura e le Forze dell’Ordine intraprendono tutte le iniziative possibili con il fine di prevenirlo, infrenarlo e contrastarlo.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.