TERMOLI. «Il direttore Generale con regolare delibera ha autorizzato la libera professione -intramoenia presso i laboratori di tutta la regione ma se un cittadino oggi si reca al Cup gli viene negata la prestazione- parola del medico del Laboratorio analisi, dottor Giancarlo Totaro che prosegue-
Da non credersi! È irricevibile.
A cosa servono le delibere del Direttore Generale se poi non si attua il servizio? Una delibera assolutamente inutile se un cittadino si reca al Cup e non può prenotare.
A questo punto è una vera presa in giro questa autorizzazione se il Cup non si attrezza allo scopo.
Ma allora il direttore Generale non conta proprio niente?
E invece no, le disposizioni del Direttore sono vincolanti ed il Cup deve attrezzarsi per quanto di sua competenza con urgenza e senza indugi per rendere esecutiva la delibera del direttore Generale.
Si rivolge pubblicamente al Direttore Generale un accorato appello ad intervenire per risolvere il problema al fine di non rendere inutile il suo impegno, la sua determinazione ed il lavoro fatto finora e a sollecitare il Cup a prendere urgentemente tutti i provvedimenti per rendere il servizio di intramoenia realmente fruibile per i cittadini ed evitare che una delibera Asrem possa, nei fatti, essere glissata con tanta facilità».
Non solo problemi al Cup ma anche per la Guardia Medica.
«Per il periodo natalizio è ancora più difficile, se non impossibile, coprire tutti i turni di Guardia Medica in tutte le sedi di continuità assistenziale.
Mentre alcune sedi di 118 continuano a essere senza il medico.
Cosa fare?
Forse passare alla dipendenza i medici di questi servizi potrebbe essere l’inizio della soluzione con effetti benefici sia per i servizi territoriali che per i pronti soccorsi degli ospedali molisani.
La carenza di medici del 118 e della Guardia Medica è ormai ad un punto di non ritorno per il servizio e le distribuzioni delle sedi come fino ad oggi strutturato.
Lavoro pesante e con una retribuzione non soddisfacente o comunque non attraente nemmeno per i giovani medici che adesso hanno accesso molto più diretto alla medicina generale ed alle scuole di specializzazione.
Due servizi che se non verranno ripensati sono destinati ad un forte ridimensionamento che evidentemente comporterà una conseguente riduzione della prossimità della assistenza sanitaria.
Ora è in arrivo, a data non ancora certa, una rivoluzione della medicina territoriale con dei veri centri assistenziali h 24 che dovrebbero garantire tutti i servizi di base e specialistici necessari alle cure e assistenza di bassa intensità.
Questo sarà un passaggio complesso e abbastanza lungo che non estingue il problema della carenza di medici nel 118 e nella guardia medica.
Forse una possibilità prevista dai contratti del passaggio alla dipendenza, come hanno già fatto altre regioni di questi medici attualmente convenzionati, potrebbe essere il primo passo per fidelizzare i medici della emergenza/urgenza/non differibilità attualmente in servizio.
Il passaggio alla dipendenza sicuramente più soddisfacente per i medici, potrebbe diventare anche un toccasana per tutti i Pronto Soccorsi degli ospedali molisani in quanto come già avveniva prima, essi potrebbero coprire turni in ospedale con grande sollievo per i reparti.
Quindi con il passaggio alla dipendenza sì potrebbe avviare la riorganizzazione dell’intero servizio che coinvolge sia la nuova organizzazione della medicina territoriale che la funzione di raccordo ospedale /territorio».