TERMOLI. "Arrendersi o perire". Ecco le parole d'ordine divulgate il 25 aprile del 1945 da Sandro Pertini in un discorso, diffuso dai microfoni di Radio Milano Liberata, attraverso cui indiceva uno sciopero generale invitando i lavoratori, i partigiani a ribellarsi contro l'occupazione tedesca e la guerra fascista.
Da quel giorno il 25 aprile ha assunto un valore fortemente politico perché segna la fine dell'occupazione nazista e del regime fascista.
Questa festa è conosciuta sia come Festa della Liberazione che come anniversario della resistenza, dedicandola a tutti quei partigiani che hanno contribuito alla liberazione del nostro Paese.
È una data da non dimenticare perché segna la rinascita dell'Italia dopo il fascismo. Rappresenta il punto di partenza della costruzione di una Repubblica democratica. È fondamentale celebrarla per trasmettere a tutti i giovani i valori di libertà, uguaglianza e democrazia perché solo attraverso questi si può ambire al progresso, allo sviluppo e alla crescita della persona e dell'intera comunità.
Luisangela Quici