CAMPOMARINO. «Non c’è pace per il nostro territorio. Uno dei territori più belli e produttivi, dal punto di vista agricolo, paesaggistico ed enogastronomico, situato nei Comuni di Campomarino e Portocannone, ancora una volta sotto attacco dell’industria eolica per la realizzazione di un parco eolico». L’afferma il presidente Armando Panella, del Consorzio tutela vini Dop e Igp del Molise.
«I vigneti, gli oliveti, i frutteti, intercalati da aree seminative, infrastrutturati con impianti irrigui dal Consorzio di Bonifica, realizzati nel tempo dagli imprenditori agricoli, hanno permesso di costruire la loro economia non sulla devastazione dell’ambiente ma sulla tutela dello stesso, custodendo il paesaggio e valorizzando le tipicità dei prodotti tradizionali, favorendo l’insediamento di attività produttive locali, consone al territorio e alle produzioni locali. Il paesaggio è stato curato in modo tale da essere ritenuto, dalla stessa Regione Molise, con una propria norma, “area sottoposta a tutela paesaggistica”.
Quest’insediamenti, al contrario di quanto scrive Arpa Molise, nel parere istruttorio, per il suo carattere industriale e per la sua altezza, è in grado di definire un’alterazione per quanto riguarda la percezione del paesaggio agrario tutelato. Infatti l’impianto eolico è da considerarsi un detrattore paesaggistico che sconvolge e stravolge le sensazioni facendo perdere al territorio e a tutto ciò che esso produce l’appetibilità, connotando l’aspetto agrario dei luoghi in un paesaggio industriale privo di valori culturali con grave danno all’economia locale.
Per quanto innanzi detto, si fa voti affinché ognuno di voi si attivi per rigettare il progetto e porre fine alla colonizzazione del territorio a salvaguardia delle produzioni e dell’economia locale».