TERMOLI. Il Molise è terra di murales, una forma di arte popolare che interessa le facciate delle case o gli angoli più o meno nascosti dei centri urbani, dalle città ai piccoli borghi. Come non ricordare, ad esempio, il caso di Civitacampomarano, sede ormai da alcuni anni a questa parte di un festival itinerante, il CVTà Street Fest, una vera e propria rassegna di street-art coinvolgente artisti provenienti da ogni parte del mondo che, con le loro opere pittoriche, hanno impreziosito ed abbellito le facciate delle case del piccolo centro della provincia di Campobasso, destinato da tempo all'abbandono ed allo spopolamento senza iniziative come queste capaci di rivitalizzarlo anche in chiave turistica. Oltre a Civitacampomarano molti altri centri della regione ospitano dipinti murali che impreziosiscono anonime pareti e facciate di case e palazzi, che vengono così abbellite e rese uniche con queste opere d'arte a cielo aperto ed a disposizione per essere fruite da parte di tutti. Anche il capoluogo di regione, Campobasso, si è lasciato coinvolgere nella scoperta di questa forma di arte popolare, in città alcuni palazzi ospitano giganteschi murales alcuni dei quali annoverati, addirittura ed a detta di esperti di livello, tra i più belli al mondo; significativi poi sono i dipinti di strada che possiamo ammirare numerosi nel vecchio centro storico di Campomarino, tutti realizzati ad opera dell'artista locale Liliana Corfiati, e ancora quelli rivenienti in molti dei centri di minoranza linguistica arbereshe come Portocannone, Ururi e Montecilfone che ricordano scene di vita quotidiana, legate soprattutto alle consuetudini locali, al lavoro dei campi ed alle diverse attività legate, a vario titolo, all'agricoltura, o ancora che ricordano momenti di religiosità, le gesta del progenitore albanese di queste genti, l'eroico Giorgio Castriota Skanderberg, o manifestazioni legate a tradizioni millenarie come quella delle Carresi che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Meravigliose opere a cielo aperto realizzate da famosi artisti, di caratura non solo nazionale ma anche internazionale, si possono ammirare a Santa Croce di Magliano dove, in onore dell'artista molisano Antonio Giordano è stato istituito un vero e proprio festival di arte urbana dove writers, provenienti da tutto il mondo, hanno dipinto le mura cittadine con opere d'arte d'eccezione e, soprattutto, liberamente fruibili da parte di tutti, anche on-line. Anche Tufara si è lasciata coinvolgere del fascino degli affreschi murali per le vie del paese che, realizzati per mano di giovani artisti, sono divenuti dei veri e propri percorsi artistici ed un elemento caratterizzante del tessuto urbano di questo caratteristico borgo.
Ma non finisce qui, meritevole di essere ricordato è il gigantesco murales di Pesche in provincia di Isernia, datato 2015 e raffigurante una classica iconografia della natività ma rivisitata in chiave personale e poetica da parte dell'autore, con innesti surreali che la rendono un'interpretazione del soggetto della natività particolarmente affascinante e fuori del comune, sicuramente meritevole di essere visionata. L'autore dell'enorme dipinto, Laura Fratangelo di pseudonimo Luvi, ha ripreso come base di partenza, rivedendolo ed in parte trasfigurandolo, il dipinto sulla natività dell'artista molisano Amedeo Trivisonno conservato presso la cappella del convitto Mario Pagano di Campobasso. L'opera, che rientra in un contesto di arte pubblica legato alla manifestazione i “Presepi nel Presepe”, è, nelle intenzioni dell'amministrazione locale, destinata con il tempo ad ampliarsi, in un contesto di riqualificazione degli spazi urbani, con richiami all'evento più significativo che si tiene annualmente in paese.
E' di questi giorni, ancora, la notizia di un nuovo e gigantesco murales realizzato sulla facciata del mercato ittico di Termoli che ricorda il profondo legame di questa città e dei suoi abitanti con il mare e con il proprio patrono San Basso, venerato ed invocato dai marittimi locali a protezione delle loro barche e delle rispettive famiglie. Sicuramente un bel modo per ricordare il profondo ed inscindibile rapporto tra la città adriatica ed il suo mare, oltre che la grande devozione verso il santo Patrono arrivato in città direttamente dal mare.
I murales quindi da espressione di un'arte povera ed eseguita per mano di artisti minori, e spesso anonimi, diventa in Molise un elemento caratterizzante del tessuto urbano di molti centri, capace di esaltarne le peculiarità e le bellezze. Un modo sicuramente diverso di mettere in luce le molte potenzialità di questa piccola regione, in termini di tradizioni, usi e costumi, religiosità, attaccamento al passato ed alle origini di questa terra povera, ma non per questo meno affascinante e ricca di aspetti spesso nascosti e sconosciuti ai più ma capaci di esaltarne l'essenza profonda. Inserire queste opere d'arte, perché veramente così si possono definire, in qualche circuito turistico potrebbe essere un modo simpatico per dare una ulteriore spinta propulsiva ad un turismo di nicchia rivolto a chi vuole scoprire la nostra regione in una chiave nuova, attraverso questi dipinti che sanno raccontare usi, costumi, tradizioni e secoli di storia e che coniugano passato e presente, attraverso le immagini ed un mirabile gioco di colori.
Giovanni Battista Muricchio