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domenica 8 Giugno 2025
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Si gira una serie sulle leggende molisane: come quella del Diavolo a Palazzo Nuonno

CAMPOBASSO. Quante leggende fanno il mistero del Molise? Tante, ed il 15 e 16 maggio scorso, nella “Castellana” di Campobasso di c.da Polese, sono iniziati i lavori della prima fase di una web-serie prodotta dalla ‘Marchetti Film Produzioni”. Scritta (e diretta) da Vittorio Marchetti, che è un regista- sceneggiatore molisano, racconta le vicende di una studentessa Luce Trivisonno (Sharon Santella) che – attraverso un viaggio nella regione – incontra i diversi protagonisti di varie leggende locali (Delicata Civerra, Re Bove …), mettendo in luce storie e misteri sepolti sotto la polvere della 20^ regione. Le ‘location’ previste sono otto: c’è Campobasso, ci sono Tufara, Trivento, Castropignano ed Agnone. Gli attori coinvolti sino circa quaranta. Il progetto ‘in itinere’ mira a suscitare curiosità ed interesse verso queste località, aiutando anche i più giovani a scoprire (o ad approfondire) storie e leggende spesso ignote. Lo spettatore, muovendosi tra il passato e il presente, potrà immergersi in una dimensione magica e fantastica, che lo aiuterà a riflettere e ad immedesimarsi in vicende senza tempo. Le leggende sono tante. Ricordevole quella di Agnone. In un borgo che vanta i suoi buoni quarti di nobiltà (per essere stato fondato da Giuseppe Garibaldi) c‘è Palazzo Nuonno, definito la “dimora del diavolo”.

L’onomastica tradizionale lo fa risalire ai Conti Minutolo. Oggi si presenta completamente murato e lo si vuole infestato da spiriti malvagi. Addirittura vi dimorerebbe Lucifero. Prima di essere occupato dalla Famiglia Nuonno, il Palazzo apparteneva ai Colucci, che lo abitarono fino al 1796. Fu in quell’anno che lo abbandonarono a causa dei fatti che si verificavano al suo interno. Anche la Famiglia Nuonno ebbe ad abbandonare presto tutte quelle stanze; e, da allora, la dimora in discorso si guadagnò questa paurosa nomèa riferibile ai fantasmi ed al gran Cerinto (il cornuto). Quali sono i misteri nascosti tra queste pareti? Una targa, apposta dal Comune di Agnone, reca una dicitura:“E’ detto anche Palazzo dei fantasmi per fatti e fenomeni che si narrano”. Secondo voci popolari, si dice che, in quell’edificio, si svolgessero non solo riti satanici quand’anche orge con dodici coppie. Una sera, scattata la mezzanotte, a queste si unì una tredicesima coppia, formata appunto dal Diavolo e da una dannata. Fu così che, quella volta, il pavimento della stanza crollò all’improvviso, condannando a morte tutti i presenti. Da quel momento, gli spiriti ebbero a ripresentarsi, sempre nella medesima stanza. Secondo la voce popolare, Palazzo Nuonno sarebbe stato edificato proprio nel bel mezzo tra due conventi: quello dei Frati e quello delle Suore di Santa Chiara. I due edifici sarebbero stati collegati da un passaggio segreto a cui era possibile accedere anche da Palazzo Nuonno. Nel Convento femminile sarebbero stati ritrovati gli scheletri di numerosi feti, subito giudicati dalla voce popolare come il frutto delle relazioni clandestine che si intessevano tra i religiosi. Il Palazzo sarebbe soggetto, ancora oggi, a vari fenomeni paranormali. Qualche passante ha sostenuto di essere riuscito ad immortalare, con uno scatto fotografico, una sagoma scura mostratasi da una certa finestra: la medesima murata molti anni fa. Sono tanti i testimoni che affermano di avere visto un’ombra usa a spiare quel che succede all’esterno, collocandosi proprio in quel punto. Ma non finisce qui perché sono tanti gli Agnonesi convinti di sentire urla dopo la mezzanotte, di captare passi di danza di ombre che si agitano, di sentire una curiosa musica proveniente dal Palazzo. Questo edificio è aperto il pubblico, sia pure solo parzialmente, con riferimento alla porzione che, una volta, ospitava gli antichi laboratori degli orafi. Chi lo visita è affascinato dalle leggende che aleggiano attorno al luogo e dalla presenza di una stanza, utilizzata per anni come luogo di esecuzioni capitali che, oggi, sarebbe infestata dagli spiriti.

Claudio de Luca