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domenica 2 Novembre 2025
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Turismo volano della ripresa, UniMol riparte da Termoli

TERMOLI. Il turismo e la sua rinascita. In quest’ultimo periodo il mondo intero e di conseguenza l’Italia e la nostra regione sta provando a ripartire e a risorgere dalle macerie che il Covid-19 ha lasciato sperando di essere realmente in una fase di post pandemia. La pandemia ha generato un forte squilibrio nella società attuale causando importanti danni sia da punto di vista psicologico che economico. Il settore del turismo è quello che ha risentito maggiormente dell’assenza di equilibro tra psicologia ed economia.

Proprio per questo motivo è rilevante il tema affrontato ieri nel workshop dal titolo “Le prospettive del turismo nelle aree fragili: sostenibilità e strategie di resilienza”, svoltosi ieri mattina presso il polo turistico dell’UniMol a Termoli. Nel corso dell’incontro, dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Molise Luca Brunese – che ha ribadito la volontà e la disponibilità dell’Università nel lavorare in sinergia con il territorio per trovare strategie di resilienza – si sono alternati numerosi interventi ognuno dei quali ha fornito una diversa e importante chiave di lettura del tema affrontato. Il workshop è stato suddiviso in due parti. La prima ha visto come protagonista la relazione tenuta da Massimiliano Vavassori, direttore del Centro Studi del Touring Club Italiano. Vavassori ha descritto il turismo di ieri, oggi e domani. Ha evidenziato la vivacità del settore nel passato, le difficoltà e allo stesso tempo la volontà del ripartire nel presente e l’incertezza del domani. Il settore turistico, nel 2019, appariva in una fase di ascesa con l’aumento di arrivi internazionali, spesa turistica internazionale e numero di occupati totali nel turismo.

A causa del Covid-19, lo stato di benessere del settore è stato minato registrando un decremento di tutte queste voci. Ad oggi, fase apparentemente di post pandemia, dove il procedere delle vaccinazioni rassicura la popolazione, il settore sta mostrando una lieve ripresa. Infatti, i dati raccolti mostrano un ottimismo da parte delle famiglie nel riprendere a viaggiare seppur in sicurezza.  All’intervento di Vavassori è seguita la tavola rotonda con la partecipazione di diversi stakeholders. Sono intervenuti docenti universitari studiosi del settore, rappresentati politici e operatori del turismo.  Nonostante i diversi punti di vista, gli ospiti sono stati tutti d’accordo sulla necessità di individuare delle strategie di rilancio delle aree fragili (costiere, interne, rurali etc) numerose nel nostro territorio. Ciò può avvenire solo attraverso una programmazione concreta e attenta alla sostenibilità, alla valorizzazione delle specificità territoriali, alla miglioria sia delle reti di comunicazione che dell’accessibilità ai luoghi.

Inoltre, hanno tutti sottolineato la necessità di incentivare la cultura all’accoglienza e incrementare la fidelizzazione dei turisti.  Infine, hanno concluso che per mettere in piedi un sistema di rinascita vincente è fondamentale che vi sia una co-progettazione e pianificazione partecipata in cui si realizza un lavoro sinergico tra il mondo della ricerca, quello delle istituzioni e il terzo settore.