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domenica 3 Agosto 2025
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In corso verifiche burocratiche sul nuovo appalto, bar ancora chiuso al San Timoteo

TERMOLI. Ai reparti a singhiozzo, alle file interminabili al Cup per avere una prenotazione e alle lunghe attese per accedere alle visite mediche si aggiunge ancora il problema dell’assenza di un bar ospedaliero. In una mattina come tutte le altre, la situazione all’interno dell’ospedale di Termoli evidenziava il disagio, più volte sottolineato sia dai sanitari che dall’utenza, dell’assenza di un luogo di ristoro all’interno della struttura ospedaliera.

Durante l’attesa presso il Cup molteplici sono state le lamentele da parte dei pazienti, sia tra i più giovani che tra i più anziani. «L’assenza di un bar crea tanti problemi, è inammissibile pensare che all’interno di un ospedale non ci sia un posto dove prendere un caffè, un cornetto o una bottiglietta d’acqua in attesa o dopo aver effettuato un esame e ciò è aggravato anche dall’assenza di macchinette self-service presenti nei vari corridoi», queste le parole dei pazienti stanchi e amareggiati della situazione attuale. «L’ospedale dovrebbe essere un luogo dove il paziente viene accolto e curato con rispetto e dignità. L’assenza di un servizio come quello del bar è un’ulteriore forma di mancanza di rispetto nei confronti di noi cittadini», ha aggiunto un altro paziente adirato.

Questo problema riguarda tutti e ancor di più i ricoverati ai quali viene fornito solo un litro di acqua al giorno e quindi se avessero bisogno di qualsiasi altra cosa non saprebbero dove rivolgersi.  Infatti, in passato, il bar non era solo il luogo dove il malato poteva acquistare beni alimentari ma anche prodotti di prima necessità utili per la sua degenza.  Il malumore però non è solo dell’utenza ma anche degli operatori sanitari che si trovano a svolgere interi turni di lavoro senza poter usufruire di un servizio bar per un caffè o qualsiasi altra esigenza. Tutte queste problematiche non fanno altro che aumentare il clima di nervosismo, amarezza e disillusione da parte di tutti i cittadini che si mostrano sempre più disposti a rivolgersi altrove.

Interpellato dalla redazione, il direttore generale dell’Asrem ha riferito che sono ancora in corso verifiche di ordine burocratico sull’aggiudicatario del servizio di appalto, che era stato formalizzato nel corso della scorsa estate.