Viva i comitati della sanità molisani

Storia & Amarcord dom 17 gennaio 2021
Attualità di Luigi De Gregorio
3min
La manifestazione di protesta dei comitati civici a Roma del 16 dicembre 2019 ©Termolionline
La manifestazione di protesta dei comitati civici a Roma del 16 dicembre 2019 ©Termolionline

TERMOLI. A cosa servono in generale le associazioni, i comitati cittadini? La risposta la si trova andando a leggere lo statuto ed in particolare la mission e gli obiettivi che i vari gruppi di associati danno a se stessi.

Per quanto riguarda la vita della singola associazione, affinché essa sia sempre vitale ed attiva, i responsabili di essa dovrebbero fare un bilancio, un consuntivo alla fine di ogni anno. Ossia rispondere alla domanda: nell’anno che si è concluso abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposto? E abbiamo operato secondo la mission dell’associazione?

Per quanto riguarda, in particolare, le associazioni o comitati che hanno nel loro oggetto sociale la difesa e il miglioramento della sanità pubblica, i risultati sono, per ovvi motivi, sotto gli occhi di tutti.

La sanità pubblica è un vero disastro: oltre 10 anni di commissariamento, chiusura di ospedali, chiusura di reparti nei restanti operativi.

Di conseguenza le associazioni che fanno riferimento ad essa, obtorto collo, non possono vantare meriti (con le dovute eccezioni), se non quello di aver rallentato la Caporetto molisana della Sanità.

Premesso ciò e guardando al futuro, cosa possono fare i vari comitati della sanità pubblica?

Le opzioni sono tre: chiudere , vivacchiare, combattere per vincere.

Le prime due sonofacili. La terza èdifficilissima dato che la controparte è costituita da entità sociali che, in maniere diverse, secondo le proprie armi, agiscono in sinergia per l’affossamento della sanità pubblica molisana.

A fronte di suddetta coalizione informale ma forte, le associazioni ispirate alla sua difesa hanno una strategia?

Non ci sono ricette, ma dei punti di riferimento:

1. Unirsi dato che siamo nella situazione di Davide contro Golia;

2. Individuare i soggetti che agiscono contro la sanità pubblica e quelle parti istituzionali che la dovrebbero difendere, ma restano inerti;

3. Elencare i puntideboli degli avversari riportati nel precedente punto;

4. Scegliere le armi (e qui la creatività conta)da utilizzare;

5. Fare un piano d’attacco e realizzarlo.

A parte l’ovvietà di avere la risposta veloce sul punto 2, di certo sugli altri punti c’è molto da lavorare. Ma occorre tener conto che le tradizionali manifestazioni di piazza, spesso da sole, non danno il risultato atteso creando anche frustrazione per gli organizzatori e tanto meno hanno peso gli articoli di giornale (ovviamente anche i miei). Per i quali solo qualcuno può dichiarare con certezza (per effetto del nomen omen) di essere felice. Insomma dovremmo renderci conto che le punture di zanzara non hanno alcun effetto sull’elefante.

La consapevolezza acquisita con lo spirito dell’autocritica e con la necessità di cambiamento (evocata sempre per gli altri) ci porta ad elaborare un war plan con cui si può e si vuole assolutamente vincere tenendo conto di:

-Avere un’elevata forza se le numerose associazioni aventi il medesimo scopo, si uniscono tra di loro.

-La creatività è in tutti noi, se pur a volte sopita per mancanza di esercizio. Ma comunque risvegliabile, perfino risuscitabile dallo scopo che si vuole ottenere: come combattere contro i nemici della sanità molisana animati dal profitto e dal carrierismo.

-La lotta e la vittoria sono dovute e volute per tutti i Molisani.

-Il contesto di Recovery Fund (19 Miliardi per la salute) è favorevole.

-L’opportunità epocale Covid spinge a gridare “ribaltiamo la situazione della sanità molisana”.

Anni fa, a titolo di esempio, molti giovanisi batterono contro il nucleare nel Basso Molise tra cui il coetaneo Aldo Camporeale (figlio del glorioso Liceo Scientifico Alfano), autore insieme ad Enzo Gallo di “Quando il Molise fermò il nucleare”

Oggi, i nuovi volontari hanno di fronte a sé la battaglia della Sanità molisana che significa:

-avere strutture e risorse adeguate (in efficacia ed efficienza) rispetto alle dimensioni territoriali e in coerenza della morfologia e della distribuzione dei 300mila abitanti.

-approfittare di questa grande opportunità (se pur derivante da un evento nefasto qual é il Covid) per una sanità molisana sana.

Insomma in questabattaglia si combatte per la salute dei corregionali e quindi viva i comitati molisani della sanità pubblica.

Luigi De Gregorio

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