Green Pass obbligatorio a scuola, le opinioni di Maricetta Chimisso e Luana Occhionero
TERMOLI. Green Pass obbligatorio anche a scuola da ieri, come è noto. Ma cosa ne pensano i dirigenti scolastici cittadini? Lo abbiamo chiesto a Maricetta Chimisso, che guida l’istituto alberghiero Federico di Svevia, per le superiori, e a Luana Occhionero, dirigente dell’istituto comprensivo Difesa Grande, per la scuola dell’obbligo. La professoressa Chimisso evidenzia che «La scuola è un servizio pubblico, che persegue un interesse pubblico, di rango costituzionale. A noi che siamo Stato, pubblica istruzione, sono affidati minori e comunità complesse la cui tutela e protezione sono un dovere e un obbligo.
Perciò avere il Green Pass ed esibirlo non è una scelta individuale, sottratta a rapporti giuridici vincolanti. Non stiamo scegliendo di andare in vacanza: la vaccinazione è dovuta per il semplice fatto che nelle scuole si debbono creare tutte le condizioni per innalzare il livello della sicurezza e ridurre al minimo il rischio, come previsto dalla legge e non da oggi. Sul piano personale, sono favorevole ai vaccini che sono frutto della ricerca scientifica più avanzata e che ci salvano da malattie gravi e dalla morte. Vaccinarsi, avendo l’opportunità, anzi la fortuna!, di farlo, è un atto di rispetto per noi stessi e per chi ci è vicino».
La Occhionero, invece, parte proprio dalla cronaca di ieri: «E’ andato tutto bene, i docenti avevano tutti il Green Pass, che è stato regolarmente esibito prima del collegio ai docenti delegati. Anche il personale scolastico con esenzione si sono comportati con grande senso di responsabilità, mostrando l'esito del tampone eseguito la mattina prima del collegio. Sicuramente si tratta di un aumento di lavoro e responsabilità, ma la sicurezza e la prevenzione al primo posto. Con l'auspicio che il Miur ci sollevi da questa incombenza di controllori, per oggi posso dirti che tutta la macchina organizzativa ha funzionato egregiamente! Basta organizzarsi...»